(ANSA) - PESCARA, 22 MAG - "La morte della madre è stato uno dei fattori che hanno provocato la decisione di Fausto Filippone", dice a Radio Capital lo psichiatra Massimo Di Giannantonio, che per sette ore ha cercato di convincere l'uomo a non uccidersi.
Filippone, 49 anni, dirigente della Brioni, si è suicidato domenica scorsa gettandosi dal viadotto Alento della A/14, a poche ore di distanza dalla figlia di dieci anni, Ludovica, gettata dall'uomo nel vuoto; la moglie, Marina Angrilli (51) era morta la mattina dopo essere precipitata da un appartamento a Chieti, di proprietà del marito.
"Ha detto - ha spiegato Di Giannantonio - che la sua vita era irreversibilmente iniziata a cambiare in termini intollerabili 15 mesi prima. E tra gli episodi che l'hanno resa intollerabile, Filippone ha detto che c'era anche la perdita della madre". Come le è apparsa la figlia sul cavalcavia? "La bimba era sotto shock. Si rendeva conto del dramma che stava vivendo e che non aveva nessun tipo di difesa dal padre".