Rai, Orfeo nuovo direttore generale. M5s infuriato: "E' un golpe"


Sotto accusa c'è l'accordo tra i Democratici e l'area di centrodestra che ha portato alla sostituzione del dimissionario Antonio Campo Dall'Orto con l'attuale direttore del Tg1.


di Ester Cartolaro
Categoria: Transatlantico
09/06/2017 alle ore 17:57



"Il colpo di mano dei renziani che porta alla nomina di Mario Orfeo è preoccupante, si tratta di un vero e proprio golpe". Il giorno dopo il caos alla Camera sulla legge elettorale e la fine del patto a quattro sul Tedeschellum, il M5s attacca il Pd sulla nomina del nuovo direttore generale della Rai. Sotto accusa c'è l'accordo tra i Democratici e l'area di centrodestra che ha portato alla sostituzione del dimissionario Antonio Campo Dall'Orto con l'attuale direttore del Tg1. "Questi signori pensano che la Rai sia cosa propria, per questo promuovono un direttore parziale come Orfeo - osservano i parlamentari del M5s in commissione di Vigilanza Rai - E' una fatto grave per l'indipendenza del servizio pubblico, perché Orfeo non è stato capace di guidare un telegiornale in modo equilibrato e dunque non può essere il profilo adatto per dirigere tutta la Rai. Questo è un segnale di guerra da parte di Renzi e i suoi scagnozzi. Vogliono militarizzare il servizio pubblico radiotelevisivo per paura di perdere le elezioni". E anche il presidente della commissione non perde l'occasione di commentare con sarcasmo: "finalmente possiamo avere un'informazione libera, trasparente e indipendente, così come è stato il Tg1 in questi anni - afferma Roberto Fico -. Ci ricordiamo benissimo il modo equilibrato con cui Orfeo ha gestito la campagna per il referendum costituzionale, rispettando tutti i parametri della par condicio. E sono sicuro che farà lo stesso da direttore generale della Rai. Quindi davvero una bella notizia...". Un altro affondo arriva da Alessandro Di Battista. "Ricordo quando dal centrosinistra si levavano critiche e attacchi a Minzolini per la vicinanza a Berlusconi - ricorda il deputato del M5S -. Oggi il Pd (ancora una volta) supera Berlusconi". Contro il fuoco dei Cinquestelle interviene il sottosegretario allo Sviluppo economico con delega alle comunicazioni Antonello Giacomelli, che fa notare: "Fico dice che non è super partes? Contro Campo Dall'Orto quando è stato nominato hanno usato espressioni molto più dure. Quindi, tutto sommato la interpreto come un'accoglienza positiva". E il capogruppo del Pd in commissione Vigilanza , Vinicio Peluffo, conclude: "come sempre in queste occasioni, anche Fico ha sentito il bisogno di parlare non da presidente bensì, ancora una volta, da militante grillino. Il suo compito istituzionale dovrebbe essere, infatti, quello di giudicare ex-post e nel merito il comportamento del nuovo dg, e non di abbandonarsi a valutazioni e atteggiamenti del tutto pregiudiziali, che non si confanno al ruolo che inopinatamente ricopre". Ester Cartolaro

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