Pensioni, quasi 15 mila persone fuori dall'aumento dell'età a 67 anni


Lo prevede un emendamento del governo alla manovra. Tutta la sinistra in piazza il 2 dicembre con la Cgil


di Ester Cartolaro
Categoria: Transatlantico
23/11/2017 alle ore 16:49



Roma. Nel 2019 saranno esonerati dall'aumento dell'età pensionabile a 67 anni 14.600 persone impegnate in lavori pesanti. Il numero sale a 15.400 nel 2020, per arrivare a 20.200 nel 2023 e 20.900 nel 2027. Le nuove misure avranno un costo di 100 milioni nel 2019 e nel 2027 arriveranno a 166 milioni. E' quanto prevede l'emendamento alla manovra finanziaria depositato in Senato dal governo che ha recepito l'accordo con Cisl e Uil. Resta critica, invece, la Cgil che ha già fissato per il 2 dicembre una mobilitazione, alla quale parteciperà anche tutta la sinistra. In piazza, infatti, non ci saranno solo Mdp, Sinistra italiana e Possibile ma anche Campo progressista. L'intero pacchetto pensioni a regime avrà i seguenti costi: 9,4 milioni nel 2018, 121,9 nel 2019 (di cui 100 milioni relativi alla spesa pensionistica per l'esenzione dei lavoratori impegnati in attività gravose), 176,7 milioni nel 2020 (141 di maggiore spesa pensionistica), 193,9 nel 2021 (143,9 di maggiore spesa pensionistica), 224,2 milioni nel 2022 (160,5 di maggiore spesa pensionistica), 261,6 milioni nel 2023 (di cui 176,4 di maggiore spesa pensionistica) fino a 300,2 milioni nel 2027 (166,2 di maggiore spesa pensionistica). "L'emendamento del governo sulle Pensioni conferma le aspettative - commenta la senatrice Annamaria Parente, capogruppo del Pd nella Commissione Lavoro -. L'allargamento della platea dei gravosi, con l'istituzione di una commissione che dovrà aggiornare queste categorie di esenzione dall'adeguamento automatico all'aspettativa di vita, conferma la prospettiva positiva di considerare i lavoratori e le lavoratrici diversi, per condizione professionale e familiare, di fronte alla pensione. Bene anche l'equiparazione pubblico-privato della tassazione sulla previdenza complementare. Rimangono fuori dal pacchetto esaminato in Senato, invece,l'Ape sociale e gli interventi in favore delle donne, punti presenti nel documento di impegno del governo ai quali teniamo molto e che dovranno essere oggetto dell'esame alla Camera". Soddisfatta anche Ap. "Dal Governo è giunto un importante atto di giustizia sociale, che amplia la categoria dei cosiddetti lavori gravosi, esentando così dall'innalzamento dell'età pensionale a 67 anni gli operai dell'agricoltura, della zootecnia, i marittimi e i pescatori dipendenti o costituiti in cooperativa – sottolinea il presidente della commissione Ambiente al Senato, Giuseppe Marinello -. Si tratta di un riconoscimento dal grandissimo valore sociale, che viene incontro alle nostre richieste che da anni avevamo formulato. Non possiamo quindi che essere soddisfatti dalla decisione presa oggi dal governo". Il segretario della Lega Matteo Salvini, invece, è caustico: "in Europa estraggono a sorte le Agenzie e i posti di lavoro, il governo Pd estrae a sorte i pochi fortunati che potranno andare in pensione prima di morire. Follia. Cambiare la legge Fornero sarà la priorità di Salvini premier".

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