Centrosinistra: il Pd cerca l'unità anche senza Mdp


Fassino incontra Prodi. Veltroni: "Basta tatticismi, andiamo alla sostanza". Ma la sinistra replica: "Tempo scaduto per accordo"


di Ester Cartolaro
Categoria: Transatlantico
17/11/2017 alle ore 09:36



Roma. Il Pd chiama Romano Prodi per tentare di riaprire la 'casa' del centrosinistra. Piero Fassino, in qualità di mediatore di Matteo Renzi, ha incontrato oggi il padre nobile dell'Ulivo e nei prossimi giorni vedrà anche l'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Intanto, torna a far sentire la sua voce anche Walter Veltroni che rinnova l'invito all'unità e auspica la fine dei tatticismi. Ma da Mdp e Sinistra italiana la risposta è sempre negativa. "Con Romano Prodi stamattina abbiamo avuto un incontro molto positivo – ha spiegato Fassino, in una intervista a 'Democratica' - . Prodi condivide e apprezza l'iniziativa che stiamo perseguendo e che sto personalmente conducendo per una comune strategia del centrosinistra. Anche incoraggiato da questo incontro proseguo ora i miei colloqui. Dopo l'incontro di lunedì con Emma Bonino, Magi e Della Vedova, ieri ho incontrato i rappresentanti di Italia dei Valori, Socialisti italiani, Democrazia Solidale; domani vedrò i Verdi ed entro la settimana Giuliano Pisapia e i dirigenti di Campo progressista. Tutti sono consapevoli della necessità di superare le divisioni che ci sono e ricomporre una unità che corrisponda al sentimento e alle aspettative della nostra gente". Una volta concluso questo primo giro di incontri politici, poi, "ce ne sarà un secondo, più concentrato sul programma". E se Mdp si dovesse sfilare il Pd resterebbe da solo? "No, tutt'altro – ha sottolineato Fassino -. Noi cerchiamo un confronto con tutti, anche con Mdp, Sinistra italiana e Possibile perché l'obiettivo è costruire l'alleanza più larga. Ma, anche se Mdp non fosse disponibile, costruiremmo comunque un campo di forze largo per vincere la sfida delle elezioni". Intanto, oggi è tornato a farsi sentire anche Walter Veltroni. "Quando sui giornali leggo che 'si chiude la porta' credo che si chiudano la porta tra di loro perché l'animo degli elettori è il contrario – ha osservato l'ex segretario del Pd, -. Prima di sbattersi la porta in faccia tra persone che sono state nello stesso partito fino a sei mesi fa, io cercherei di verificare sedendosi insieme a un tavolo. Credo che non ci sia bisogno di tatticismi, bisogna andare alla sostanza delle cose". Ma Mdp non arretra di un centimetro. "Veltroni ha perfettamente ragione – ha affermato Massimo Paolucci, del coordinamento nazionale - chi ha gli stessi ideali deve stare insieme. E poi, giusto: parliamoci chiaro, senza tatticismi. Se il Pd cambiasse le proprie politiche su lavoro, fisco, welfare, scuola faremmo rapidamente un accordo. Altrimenti, faremmo solo un pasticcio". E anche Sinistra italiana resta sulla sue posizioni. "Oggi ci chiedono un accordo – ha concluso il segretario Nicola Fratoianni -, e lo fanno rivendicando la bontà del Jobs Act, della Buona Scuola e dello Sblocca Italia. La verità è che il tempo è scaduto, non vedo proprio alcuna condizione perché oggi la sinistra di questo Paese possa accordarsi con questo Partito democratico".

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