Il caso ‘impresentabili’ in Sicilia si allarga al M5s. Dopo l’arresto del neo deputato dell’Udc Cateno De Luca, oggi la stessa sorte è toccata al candidato del M5s Fabrizio La Gaipa, primo dei non eletti nel collegio di Agrigento. L’esponente grillino, che è accusato di aver fatto firmare false buste paga a due dipendenti del suo albergo, è stato subito sospeso dal Movimento ma Pd, Forza Italia e Lega passano all’attacco. La Gaipa “si è messo fuori da solo con quello che ha fatto - commenta il vicepresidente della Camera e candidato premier dei 5 stelle Luigi Di Maio riferendosi alla sospensione - . Noi abbiamo agito subito, a differenza degli altri. Il governo Musumeci si regge invece su un deputato che è stato arrestato”. Ma il Pd replica: “adesso Luigi Di Maio si vanta pure di aver sospeso La Gaipa. Che cosa voleva fare, dargli un premio? - sostiene il deputato del Pd Emanuele Fiano -. E’ il minimo sindacale. Salvo il fatto che i magistrati sono arrivati prima arrestandolo per estorsione”. La parlamentare di Forza Italia Gabriella Giammanco ricorda che “per tutta la campagna elettorale siciliana i grillini, come un disco rotto, non hanno fatto altro che parlare di 'impresentabili', puntando il dito in modo ossessivo contro il centrodestra. Oggi si scopre che il primo dei non eletti ad Agrigento della lista super pulita del Movimento 5 Stelle è stato arrestato con l'accusa di estorsione. Che figura, i grillini non si accorgono che sono diventati delle macchiette". E il leader della Lega Matteo Salvini conclude: "oggi tocca a un grillino, uno degli onestissimi 5 Stelle. Non godo delle disgrazie altrui ma il M5S gira l'Italia a gridare 'onestà e poi gliene arrestano uno per estorsione. L'onestà non si predica, si pratica. Prima di attaccare gli altri è bene guardare in casa propria".
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