Gran Bretagna, la premier minaccia di cacciare dal governo chi si è macchiato di molestie sessuali

Londra. Si gonfia in Gran Bretagna lo scandalo delle molestie sessuali in Parlamento e fin nello stesso governo, tanto che il primo ministro Theresa May è stata costretta a prendere posizione e a minacciare drastiche azioni: lo scrive il quotidiano conservatore "The Telegraph", secondo cui la premier ha scritto allo speaker della Camera dei Comuni auspicando l'adozione di nuove e più severe regole sul comportamento dei parlamentari, perché la piaga delle moleste sessuali "non può più essere tollerata". Il giornale scrive anche che la May potrebbe cacciare dal governo quei membri di cui venga provato il comportamento scorretto: nel Partito conservatore circola una lista di ben 36 deputati, tra i quali alcuni siedono ora nel gabinetto, che sono accusati di essersi macchiati di molestie sessuali nei confronti di colleghe parlamentari o di dipendenti donne del Parlamento; il primo indiziato potrebbe essere il sottosegretario al Commercio internazionale, Mark Garnier, che ha già ammesso comportamenti sanzionabili nei confronti della sua segretaria personale.