Ricostruzione post-sisma, sanità, sviluppo territoriale e collegamenti aerei: sono questi i pilastri del pacchetto di misure dedicate all’Abruzzo inserite nella legge di bilancio nazionale, attualmente all’esame del Parlamento. A illustrarle è stato il presidente della Regione, Marco Marsilio, nel corso di una conferenza stampa all’Emiciclo, alla presenza di assessori, consiglieri regionali e parlamentari abruzzesi.
La manovra prevede oltre 1,5 miliardi di euro per rafforzare la ricostruzione nelle aree colpite dal sisma, la proroga e la stabilizzazione del personale impegnato nelle attività di ricostruzione, maggiore flessibilità per il bilancio sanitario regionale, interventi a favore del personale sanitario e nuovi fondi per garantire la continuità territoriale attraverso il potenziamento dell’aeroporto d’Abruzzo. Tra le novità figura anche l’istituzione del Parco nazionale della Costa dei Trabocchi e della Teatina.
«Sono 21 i commi della legge di bilancio che riguardano direttamente la Regione Abruzzo, tra norme specifiche e disposizioni di carattere generale – ha sottolineato Marsilio –. È un risultato significativo che dimostra la capacità del nostro territorio di incidere nelle scelte nazionali, grazie a una rappresentanza parlamentare autorevole e compatta. L’Abruzzo è riuscito a portare le proprie priorità al centro dell’agenda politica, ottenendo risposte concrete e risorse importanti per cittadini e imprese».
Un capitolo centrale riguarda la continuità della ricostruzione post-sisma: la manovra proroga fino al 31 dicembre 2026 lo stato di emergenza e la gestione commissariale straordinaria, garantendo al contempo le coperture finanziarie per il Contributo di Disagio Abitativo (CDA), a sostegno delle famiglie che non possono ancora rientrare nelle proprie case.
Per la ricostruzione privata, vengono superati alcuni dei principali ostacoli che hanno rallentato l’apertura dei cantieri. È infatti prevista la possibilità di integrare il contributo sisma con la quota di Superbonus non rendicontata per le domande presentate entro il 2024, risolvendo le criticità legate al blocco della cessione del credito. Restano inoltre in vigore le norme ambientali speciali per la gestione dei rifiuti da demolizione e dei materiali di scavo, consentendo il riutilizzo fino al 70% dei rifiuti non pericolosi e accelerando così le operazioni di ricostruzione.
Confermate fino al 2026 anche numerose misure economiche e fiscali a favore di cittadini e imprese: dalla sospensione dei mutui sulla prima casa inagibile o distrutta, al rinvio dei finanziamenti per le attività produttive, fino alle esenzioni da imposte di bollo, registro, Irpef, Ires e Imu per gli immobili colpiti dal sisma, valide fino al completamento della ricostruzione o al ripristino dell’agibilità.
Un insieme di interventi che, secondo la Regione, rafforza il sostegno al territorio e apre nuove prospettive di sviluppo per l’Abruzzo.