Roma. Dopo il via libera alla Camera, la legge elettorale approderà nell'Aula del Senato il 24 ottobre, alle 11. La decisione è stata presa dalla Conferenza dei capigruppo, la quale ha fissato anche alle 17 il voto sulle questioni pregiudiziali. Intanto, non si ferma la protesta dei parlamentari del M5s che questa mattina hanno organizzato un sit-in davanti all'Aula dove si svolge la capigruppo a Palazzo Madama. I grillini hanno esposto cartelli con su scritto 'Tagliate i vitalizi non la democrazia'. "Siamo venuti al Senato semplicemente per difendere gli interessi dei cittadini italiani - ha spiegato Danilo Toninelli -. Stanno approvando una legge per difendere la casta dei politici e fatta apposta per bloccare l'abolizione dei vitalizi. Noi diciamo che prima devono essere aboliti i vitalizi, perché ce lo chiedono i cittadini. Invece loro parlano di Ius soli e legge elettorale". Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio ha promesso che sarà fatto di tutto per fermare la legge. "Con questa legge è stata fatta una operazione che va contro le tutele costituzionali delle opposizioni - ha osservato -, solo che gli altri dell'opposizione, come la Lega, stanno dentro all'accordo". A Di Maio ha subito risposto il deputato di Forza Italia Francesco Paolo Sisto. "Le dichiarazioni apocalittiche del Movimento 5 Stelle sono figlie di un populismo sfegatato e di una lettura demagogica della realtà in base alla quale qualsiasi provvedimento sgradito ai grillini diventa automaticamente una 'legge truffa' da fermare a ogni costo - ha commentato l'esponente azzurro -. Quel che è accaduto sulla riforma elettorale è storia recente: i 5 Stelle hanno prima affossato il Tedeschellum, poi rifiutato di collaborare alla legge attuale e, infine, hanno iniziato a gridare allo scandalo". Il leader della Lega Matteo Salvini invece ha preso di mira direttamente Beppe Grillo. "È nervoso perché se passa questa legge elettorale è lui che getta la maschera - ha sottolineato - vuole governare, voleva una legge elettorale totalmente proporzionale che garantisse il caos. Questa legge elettorale invece dà la possibilità a una squadra con un programma coerente di vincere e di governare. Con una legge elettorale interamente proporzionale Grillo avrebbe avuto la possibilità di andare a Roma a fare i suoi show. Con questa legge invece c'è la possibilità che chi vince possa governare", ha concluso.
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