Abruzzo, sanità in rosso: servono 87 milioni per il bilancio. Paolucci: "Spese Asl non calano, cifre



di Redazione
Categoria: ABRUZZO
21/08/2025 alle ore 09:28



L’Abruzzo deve fare i conti con un nuovo maxi-buco nei conti della sanità: per chiudere il prossimo bilancio regionale mancheranno circa 87 milioni di euro. Una cifra che in passato veniva coperta in larga parte con l’extragettito dell’addizionale Irpef, ma che ora dovrà essere destinata quasi interamente al risanamento del deficit sanitario e al rispetto del Patto di stabilità.

Il problema è che il Piano operativo triennale, approvato a luglio e confermato dal Consiglio regionale il 5 agosto, non sembra garantire la tenuta dei conti. Il documento impone alle quattro Asl abruzzesi un risparmio complessivo di 56,5 milioni, pari al 2% della spesa, un obiettivo che l’opposizione giudica “irrealistico”.

Il capogruppo del Pd, Silvio Paolucci, già assessore alla Sanità, ha denunciato in aula un vero e proprio “balletto di cifre”. Secondo l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, il deficit 2023 sarebbe sceso da 128 a 90 milioni di euro, ma – ha sottolineato Paolucci – le richieste di accesso agli atti per conoscere il rendiconto aggiornato al 30 giugno non hanno ricevuto risposta.

Intanto resta altissima l’incertezza sui numeri, con la Regione che dovrà nuovamente confrontarsi al Tavolo interministeriale di monitoraggio a Roma. Sullo sfondo, si apre anche un fronte politico-burocratico: circola infatti l’ipotesi della rimozione di Emanuela Grimaldi, direttrice del Dipartimento Sanità da poco più di un anno, accusata di non adeguarsi alla linea ottimista della maggioranza di centrodestra guidata da Marco Marsilio (FdI).

Il Piano operativo, seppur ammorbidito da qualche reintegrazione in bilancio, porta comunque con sé tagli pesanti. Ed è proprio su questo punto che Paolucci ha ribadito la sua preoccupazione: «Negli anni scorsi si è fatto affidamento sull’extragettito Irpef per coprire i buchi, ora non sarà più possibile. I costi delle Asl non si riducono e i numeri restano opachi».

Con la fine della pausa estiva e la ripresa dei lavori all’Emiciclo, il “Moloch” del debito sanitario sarà il primo nodo da sciogliere per la Regione, chiamata a far quadrare i conti con risorse sempre più limitate e una “coperta” che non basta a coprire tutte le esigenze del sistema sanitario abruzzese.