– «Tanto rumore per nulla». Così il consigliere regionale di Forza Italia Emiliano Di Matteo commenta le polemiche sollevate dal consigliere Dino Pepe (Pd) riguardo al futuro del Centro Servizi Informatici e Telematici. Secondo Di Matteo, infatti, non ci sarà alcuno smantellamento del servizio, ma solo un trasferimento della struttura da Tortoreto a Teramo città.
«Con l’approvazione dell’emendamento in consiglio regionale, la provincia di Teramo non perderà il Centro Servizi Informatici, che invece sarà collocato negli uffici del Genio Civile di Teramo, spazi adeguati e strategici per questa attività», spiega Di Matteo. «Contestualmente, il Comune di Tortoreto riavrà l’immobile che da tempo rivendica per centralizzare gli uffici municipali».
Di Matteo sottolinea anche che il Centro Servizi sarà separato da AreaCom, decisione che nasce dall’esigenza di garantire maggiore autonomia e indipendenza alle due strutture. «AreaCom e il Centro Servizi svolgono attività completamente diverse», chiarisce il consigliere. «La prima è la stazione appaltante della Regione, mentre il Centro si occupa esclusivamente di servizi informatici. Questa commistione attuale penalizza il lavoro di entrambe le realtà, ed è stata proprio la dirigenza di AreaCom a evidenziare la necessità dello scorporo».
Il trasferimento, secondo Di Matteo, rappresenta un’opportunità strategica per migliorare l’organizzazione e l’efficienza del Centro Servizi. «L’emendamento 410 al progetto di legge numero 30 non è stato ratificato martedì scorso, ma sarà certamente riproposto nelle prossime sedute, perché è un provvedimento utile e necessario», precisa.
In risposta alle critiche di Dino Pepe, che aveva parlato di «ennesima spoliazione per la Val Vibrata e la provincia di Teramo», Di Matteo ribatte che il trasferimento a Teramo non solo mantiene il servizio nella provincia, ma garantisce una migliore gestione delle risorse e delle strutture.
«Il Centro Servizi Informatici continuerà a svolgere la sua funzione strategica, rafforzata da una collocazione più funzionale e da una gestione autonoma rispetto ad AreaCom», conclude Di Matteo. «Questo trasferimento rappresenta una scelta logica e vantaggiosa per tutti».