Balla tra 2,1 e 2,6 miliardi di euro il risarcimento su cui stanno trattando Governo e Gruppo Toto per chiudere la partita relativa alla revoca della concessione delle autostrade A24 e A25 a Strada dei Parchi. La cifra più bassa è quanto avrebbe calcolato, all’incirca, il Ministero delle infrastrutture e trasporti, sulla base del valore di subentro da riconoscere al concessionario uscente. La soglia più alta, invece, è quanto richiesto dalla holding abruzzese in una lettera del 22 maggio scorso indirizzata a un alto dirigente del Mit.
In ogni caso si tratta di somme lorde, alle quali vanno dedotti debiti per 1,2 miliardi verso banche e Anas. A fare il punto della trattativa in corso tra lo Stato e Toto è Il Sole 24 Ore, che nell’edizione di giovedì 22 giugno pubblica il contenuto di documenti e interlocuzioni tra le parti. Il braccio di ferro è a un punto decisivo.
La vicenda prende le mosse dalla decisione del governo Draghi di revocare, nel luglio 2022, la concessione a Strada dei Parchi per presunte inadempienze contrattuali e affidarla ad Anas. Ma a dicembre il tribunale dell’Aquila ha assolto con formula piena la proprietà e il management di Strada dei Parchi dalle accuse di non aver effettuato le manutenzioni sulle infrastrutture (soprattutto viadotti e gallerie) esponendo gli utenti delle autostrade a un potenziale pericolo.
Dopo il deposito delle motivazioni, il governo Meloni ha deciso di aprire il tavolo di negoziazione con Toto Holding per giungere a un accordo che eviti anche un potenziale danno erariale per lo Stato. Al Mit si è insediato un tavolo tecnico al quale siedono tutte le parti in causa: la volontà reciproca è di trovare una soluzione condivisa che passi dal giusto valore dell’indennizzo da riconoscere al gruppo industriale abruzzese.