Via libera del parlamento dell'Unione europea al Green pass, il Certificato verde digitale per i cittadini Ue, con 546 voti favorevoli, 93 contrari e 51 astenuti. Via libera anche al certificato per i cittadini non Ue con 553 voti a favore, 91 contrari e 46 astenuti.
Il certificato sarà rilasciato gratuitamente dalle autorità nazionali e sarà disponibile in formato digitale o cartaceo contenente un codice Qr. Il documento certificherà che una persona è stata vaccinata contro il Covid-19, ha ottenuto recentemente un risultato negativo al test per il coronavirus o è guarita dall'infezione. In pratica si tratterà di tre distinti certificati. Un quadro comune dell'Ue renderá i certificati interoperabili e verificabili in tutta l'Unione europea, oltre a prevenire frodi e falsificazioni. Il sistema si applicherà dal primo luglio e sarà in vigore per 12 mesi. Il certificato non sarà un prerequisito per la libera circolazione e non sarà considerato un documento di viaggio.
Secondo quanto emerge dall'analisi della Coldiretti, sulla base dei dati di Bankitalia, con il green pass Ue possono venire in Italia i 28 milioni di turisti europei che prima della pandemia erano venuti in vacanza durante l'estate. "Una svolta importante" visto che la scorsa estate gli arrivi dai Paesi europei sono crollati del 43% con pesanti effetti sull'economia e sull'occupazione, basta pensare che i visitatori europei hanno una capacità di spesa che ammonta per il periodo estivo a 11,5 miliardi per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. Il green pass avrà conseguenze importanti anche sulle vacanze degli italiani che in più di un caso su tre (36%) non hanno ancora deciso. Dall'analisi Coldiretti e dll'indagine di Notosondaggi emerge che per quanto riguarda le mete, il 34% ha già deciso per una località di mare che resta al primo posto inseguito però quest'anno da campagna, parchi naturali e oasi che con il 11% superano la montagna (9%), le località d'arte (4%) e i laghi (2%).
E' stato anche stabilito che gli Stati dell'UE non potranno imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di certificati - come quarantena, autoisolamento o test - "a meno che non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica". Si dovrà tenere conto delle prove scientifiche, "compresi i dati epidemiologici pubblicati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC)". Le misure dovranno essere notificate, se possibile, con 48 ore di anticipo agli altri Stati membri e alla Commissione, mentre il pubblico dovrà ricevere un preavviso di 24 ore. In Parlamento europeo hanno poi chiesto che i paesi dell'UE garantiscano che i test abbiano prezzi abbordabili e siano ampiamente disponibili. Su richiesta del Parlamento, la Commissione si è impegnata a mobilitare 100 milioni di euro dallo strumento per il sostegno di emergenza per consentire agli Stati membri di acquistare test per il rilascio di certificati di test digitali COVID dell'Ue.