Stylettate - Del Vecchio, che buccia di banana



di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
07/10/2017 alle ore 12:45



Postura a metà tra il rilassato e il sofferente. Occhi chiusi o socchiusi ( allo zoom l’ardua sentenza). Vistosa ed evidente rasatura a “pelo” di ombelico. Se non fosse che a postare, taggare e condividere questo scatto è stato ( il 3 ottobre scorso sul suo profilo Face) lo stesso illustre paziente, Enzo Del Vecchio (oggi segretario particolare di D’Alfonso) potrebbe sembrare vittima di una sciacalla violazione della privacy. E, invece, no: evidentemente per l’Enzo regionale anche un tagliando clinico è degno di nota.

Commovente? Rassicurante? Addirittura doveroso? Eh no, caro il nostro Del Vecchio ( al quale auguriamo tanta buona salute!) se proprio volevi far sapere di un tuo ricovero potevi farlo con maggiore sobrietà e pudore senza ostentare, ad esempio, elettrodi piazzati come bersagli su una sagoma. Un sempre perfetto pigiama blu non avrebbe cambiato la sostanza, ma la forma sì eccome.

ps1: Pollice in giù anche per il dettagliato bollettino medico : “Verifica-correzione del sistema di propulsione”.

ps2: A giudicare dalla foto, anch’essa molto social, di Fabrizio Bernardini ( capo Gabinetto di D’Alfonso nel dopo Grippo) anche lui come Del Vecchio in un letto di ospedale ( o di una clinica !), Dalfy li stende tutti! Anche per Bernardini un ritratto ospedaliero, per fortuna in felpa e con occhi più vispi, peraltro di poco precedente al pit-stop di Del Vecchio. Che l’Abruzzo stia lanciando la nuova moda, ovviamente bocciatissima, del ” selfiamoci comunque”?

 

Dalfy versione Fonzie

Per questa foto attingiamo alla sconfinata letteratura maturata, nei salotti buoni e non di tutta Italia, intorno al “fenomeno” dell’uomo occasionalmente casual convinto che per l’occorrenza le mani vadano appese per i pollici dai passanti del pantalone. Il Presidente D’Alfonso ci aveva già abituati a look emergenziali sponsorizzati dalla Protezione civile oppure a giubbini di jeans con linee e colori tipici della fine degli anni ’80, ma stavolta il Governatore si è davvero superato. Lo scatto a cui non abbiamo potuto resistere è datato 23 settembre: è in quel di Capestrano che D’Alfonso sfoggia la sua versione più casual osando addirittura un giacchino con una vistosa banda bianca che corre lungo le braccia (ingrandendo meglio una scritta all’altezza del polsino destro sembra leggersi Moto Guzzi!!!). Sorvolando sulla taglia del giacchino ( una qualsiasi nonna abruzzese lo definirebbe ” troppo azzeccato!) come non bocciare il Governatore per la posa alla Fonzie? Persino il sontuoso Guerriero di Capestrano, lì a due passi, sembra scuotere in disapprovazione il severo copricapo suo riconoscibile simbolo di forza. Non ci siamo caro Governatore: sarà pure un informale sabato pomeriggio di fine settembre, ma i pollici infilati nelle tasche di un jeans con l’aria stanca e pigra non glieli possiamo passare. Forse non concederemmo una posa simile nemmeno al modello più prestante di qualche casa di moda per giovani, figuriamoci alla massima carica politica di una regione in un evento pubblico.

 

Paola Pelino, che milf a Giovinazzo

Forma invidiabile perfettamente all’altezza di quel ” giovani” alla sua sinistra per il look a dir poco aggressive della senatrice azzurra Paola Pelino in questa foto, da lei stessa pubblicata su social e siti di partito, in occasione di un evento di FI tenutosi a Giovinazzo il 2 settembre scorso. Che la senatrice abruzzese si sia fatta condizionare un pò troppo dalla platea di under 30 ospiti del “Campus Giovani del Centrodestra”? A giudicare dagli audaci abbinamenti scelti decisamente sì. Spalle semi scoperte ( il galateo planetario non lo concede a nessuna donna in pubblico figuriamoci pubblica!), canotta nera ( magari sarà in seta pura ma pur sempre canotta è), pantalone aderentissimo e dulcis in fundo tacco alto e a spillo in pieno giorno per uno stivaletto traforato, spuntato e molto molto accattivante. Lungi da noi fare di questo outfit una questione anagrafica: un invito a non dimenticare mai il “dove-cosa-chi” lo avremmo girato anche alla più acerba esponente di qualsivoglia movimento politico. Scontornata la senatrice dei confetti avrebbe incassato anche un bel 7, ma considerando contesto, clima ( quel giorno a Giovinazzo c’erano 30 gradi) e compagni di campus ( vedi Gasparri quasi biancazzurro!) rimandiamo la Pelino alla sua abituale più sobria ed elegante mise di senatrice.