Stalking, Orlando: "La multa non può estinguere il reato". Il Pd fa mea culpa


Il guardasigilli esprime parere favorevole all'emendamento Puglisi che punta a correggere la depenalizzazione introdotta con la riforma del Codice penale


di Ester Cartolaro
Categoria: Transatlantico
06/10/2017 alle ore 13:59



Roma. Lo stalking non si potrà risarcire con una multa. È quanto stabilisce il ministero della Giustizia, che cerca così di mettere la toppa alla norma contenuta nella riforma del Codice penale approvata a luglio, in virtù della quale il reato viene depenalizzato.

L'Ufficio legislativo, su precisa direttiva del ministro Andrea Orlando, ha depositato il parere favorevole all'emendamento presentato dalla senatrice Francesca Puglisi (Pd) alla  proposta di legge sulla tutela degli orfani dei crimini domestici. E i collaboratori del guardasigilli ci tengono a sottolineare che il parere è stato depositato quattro giorni fa, quindi prima dei fatti di Torino, dove ha fatto discutere una sentenza di estinzione del reato di stalking dopo il versamento di 1.500 euro rifiutati dalla vittima.

"Lo stalking va tolto dai reati ammessi alla giustizia riparatrice - spiega la senatrice Puglisi -. La sentenza di Torino ci dice che dobbiamo fare presto.I partiti appoggino subito la correzione. Ringrazio il ministro Orlando che ha dato il via libera al mio emendamento. Ora la 'palla' passa alle forze politiche". Il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore riconosce l'errore fatto a luglio. "Mi sbagliavo e me ne scuso. Bisogna subito introdurre norma che lo escluda dalla riparazione pecuniaria", scrive su Twitter. Il presidente del Pd Matteo Orfini ricorda che "la sentenza emessa dal tribunale di Torino non punisce il colpevole e ferisce una seconda volta la vittima. Lo stalking - sottolinea - non può essere ricompreso in una logica di giustizia riparativa. Se una norma scritta male produce sentenze assurde, è necessario correggerla per evitare nuovi rischi". Il mea culpa del Pd arriva anche attraverso la deputata Giuditta Pini. "La prima cosa che abbiamo fatto in questa legislatura - osserva - è stata l'approvazione della convenzione di Istanbul, abbiamo poi approvato leggi e ratifiche per combattere la violenza sulle donne". Ma, conclude, "se in questo percorso sono stati fatti degli errori dobbiamo correggerli". 

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