Da quattro giorni le fiamme stanno bruciando migliaia di alberi nelle frazioni dell'area ovest dell'Aquila: in particolare Pettino, Cansatessa, Arischia.
Da stime della protezione civile, finora sono stati distrutti 700 ettari di bosco di alto fusto e di grande pregio, nonostante l'impiego di 7 canadair e di 3 elicotteri che di continuo per tutta la giornata prelevano acqua dal lago di Campotosto e la scaricano sulle fiamme che si sono sprigionate. Anche il lavoro a terra per aprire diverse linee di fuoco da parte dell’esercito e delle forze della protezione civile è continuo e impegnativo. Già 13 anni fa, ci fu nella zona e più precisamente a San Giuliano un grande incendio, le cui conseguenze sono ancora visibili e deturpanti.
Sembra che sia accertata la natura dolosa dell’incendio che ha cambiato il volto ad una montagna ricca di pinete e di sentieri molto frequentati dagli aquilani. Tornano dunque d'attualità le polemiche sulle responsabilità e sui mancati controlli, ma monta anche la polemica per la presenza della Meloni, insieme al sindaco Biondi ed al presidente Marsilio, in una iniziativa politica svoltasi all'Emiciclo mentre cominciavano a sprigionarsi le fiamme.
Molto colorita è inoltre la discussione che si sta sviluppando “sulla fuga per refrigerarsi” dello stesso sindaco sabato sera in una discoteca a Tortoreto, dopo aver dichiarato ai quattro venti il suo impegno e la sua presenza sui luoghi dell’incendio! Certamente, gli amministratori devono essere di esempio, ma soprattutto bisogna fare atti e programmi di prevenzione e di controllo per evitare il ripetersi di queste sciagure ambientali, che distruggono un patrimonio naturale inestimabile!