Non dovrebbe incontrare nessun ostacolo la corsa di Luigi Di Maio a Palazzo Chigi. Il vicepresidente della Camera è l'unico ad aver dato la sua disponibilità a candidarsi e ora si attende di sapere i nomi degli altri grillini pronti a sottoporsi al voto sul web. Roberto Fico si è defilato, scegliendo di non inoltrare la propria candidatura, e altrettanto ha fatto Alessandro Di Battista, che in un post su Facebook ha scritto: "Ho deciso di non candidarmi a Premier del Movimento 5 Stelle. Le ragioni le spiegherò durante il mio intervento sabato prossimo a Rimini. Tra poco si inizierà a votare e invito alla massima partecipazione. A colui che sarà candidato faccio un grande in bocca al lupo ricordandogli che avrà un compito meraviglioso: quello di portare avanti il programma votato da migliaia di iscritti. Ringrazio tutte le persone che in queste ore mi hanno scritto chiedendomi di candidarmi. È meraviglioso avere tutto questo sostegno. Allo stesso tempo sono sicuro che la mia scelta sia quella giusta. A riveder le stelle!". La sindaca di Roma Virginia Raggi, intanto, fa gli auguri "a tutti i candidati", facendo intendere che ancora non sono stati presentati tutti i nomi in gara. Ma il Pd è partito subito all'attacco. "Io faccio il tifo per la democrazia. Sempre. Anche quando fa vincere gli avversari. È per questo che, anche se non stiamo parlando del mio partito, il tramonto del confronto dentro al Movimento 5 stelle è una brutta, pessima notizia - scrive su Facebook il portavoce nazionale Matteo Richetti -. Cinque (dico 5) giorni di serrata campagna elettorale. Non ci si presenta con un programma ma solo con la faccia e il nome del candidato. Voto tizio o caio: ma per fare cosa? Con quali proposte. Voto on line senza sapere chi vota? In quanti? Trasparenza? Ed ora la ciliegina: il candidato e' uno solo: senza programma, senza squadra, senza niente. C'erano due possibilità: o loro cambiavano la politica o la politica cambiava loro. In peggio. Decisamente in peggio". "Le primarie del M5s organizzate come in Corea del Nord - conclude il senatore Andrea Marcucci -. Di Maio non avrà contro veri concorrenti. È una colossale presa in giro".
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