Il governo si impegna ad approvare lo Ius soli entro la fine dell'autunno.
E' questa la promessa del premier Paolo Gentiloni che, dopo lo stop al Senato, assicura che la legge per il riconoscimento della cittadinanza ai figli degli stranieri nati in Italia andrà avanti e vedrà la luce prima della fine della legislatura.
Intanto, il presidente del Pd Matteo Orfini chiede ai ministri, e in particolare a Graziano Delrio che era stato polemico, di attivarsi per chiedere il voto di fiducia. Ma da Ap arriva subito un no secco. "L'impegno che abbiamo descritto alcune settimane fa rimane - afferma Gentiloni in occasione del vertice italo-greco di Corfù -. E' un lavoro da fare e l'autunno non è ancora finito. Non devo ricordare quando comincia e finisce la stagione autunnale, è una consapevolezza acquisita. Resto alle parole che ho detto alcune settimane fa, siamo ancora in estate e l'impegno che abbiamo descritto rimane".
Le parole del presidente del Consiglio arrivano dopo quelle di Orfini, che chiede all'esecutivo di porre la questione di fiducia sullo Ius soli. "Ai ministri che chiedono lodevolmente di accelerare , suggerisco di lavorare più rapidamente per sciogliere il nodo fiducia, perché è proprio a loro che compete questa decisione. A chi invece, come sempre, se la prende col Pd ricordo che se questa legge esiste è grazie al Pd.
Se la abbiamo approvata alla Camera è grazie al Pd. Se possiamo portarla a casa al Senato è grazie al Pd. Se non ci siamo ancora riusciti è perché non avendo vinto le elezioni nel 2013 non abbiamo i numeri da soli al Senato".
Maurizio Lupi di Alternativa popolare però non ha nessuna intenzione di assecondare la richiesta di Orfini. "Si metta il cuore in pace - è la sua risposta -. La richiesta di fiducia spetta al presidente del Consiglio e il Cdm è un organo collegiale nel quale i ministri di Alternativa popolare non daranno mai l'assenso alla fiducia. La questione era stata risolta con buon senso, con equilibrio e con responsabilità. Non ha nessun senso riaprirla ora".
Sull'argomento interviene anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, che spiega: lo Ius soli è "un provvedimento atteso da tanti giovani che sono nati in Italia, che vanno a scuola con i nostri figli e che dei Paesi dei loro genitori non conoscono neanche la lingua. Sono a tutti gli effetti italiani e, quindi, credo che sia conveniente per tutti farne dei buoni cittadini". Anche Pierluigi Bersani (Mdp) invita il governo a porre la questione di fiducia. "Ho il sospetto, spero infondato, che tutto l'accrocchio sia tra Sicilia, legge elettorale e Ius soli. Per smentirlo basta mettere la fiducia sullo Ius soli", osserva. Secondo l'ex premier Enrico Letta "è vero che i numeri non ci sono, ma ha ragione Delrio - aggiunge -: bisogna avere il coraggio di spiegare le cose al Paese, invece è stata fatta un'assimilazione crudele e sbagliata tra sbarchi dei migranti e lo Ius soli, ma sono cose che non hanno nulla a che vedere tra loro". Intanto, le opposizioni restano sulle barricate. "Se il Pd crede davvero che lo Ius soli sia una legge di civiltà chieda i voti alle prossime elezioni politiche anche su questo tema", conclude Deborah Bergamini di Forza Italia.
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