Legge elettorale, Alfano avverte: “Abbiamo le mani libere”. Delrio: “Non è merce di scambio”



di Ester Cartolaro
Categoria: Transatlantico
22/05/2017 alle ore 18:35



La maggioranza di governo si spacca sulla nuova legge elettorale. Il ministro degli Esteri Angelino Alfano non vede di buon occhio una possibile intesa tra il Pd e Forza Italia e avverte che il suo partito, Alternativa popolare, ritiene di avere le “mani libere” sulla riforma. Ma, il ministro dei Trasporti Graziano Delrio stoppa il dibattito, spiegando che la legge “non è una merce di scambio” e che l’unico obiettivo è quello di garantire la “governabilità”. "Il Pd sembra che stia facendo alleanze fuori dalla maggioranza, quindi riteniamo di avere le mani libere sulla legge elettorale – ha avvertito Alfano-. La scorsa settimana è cominciata con una ipotesi di accordo Pd-Verdini-Salvini, poi è proseguita con un'intesa Renzi-Berlusconi. Oggi il capogruppo Pd alla Camera, Rosato, si dice pronto a votare subito. Siamo estranei a questo dibattito. Aspettiamo che gli atti arrivino in Parlamento prima di giudicare. Il giudizio sui testi in Commissione sarà basato su quanto contenuto nella nostra proposta presentata da Lupi e Misuraca. Quella è la base per un ragionamento: prevede coalizioni e premio di maggioranza compatibile con le decisioni della Consulta per combinare insieme rappresentanza e governabilità. Su questa proposta ci baseremo per presentare gli emendamenti”. Ma per il ministro Delrio le chiacchere stanno a zero. "La legge elettorale non è una merce di scambio: il Pd non chiede elezioni anticipate e quindi non c’è nessuno scambio da fare – ha sottolineato l’esponente del Pd - . Io credo che dobbiamo concentrarci tutti insieme per dare al Paese una legge elettorale che consenta governabilità e centralità dei problemi del cittadino e non delle correnti dei partiti. Per questo il Pd ha fatto una proposta chiara che era quella di ritornare al Mattarellum. Però è chiaro che la legge elettorale si fa tutti insieme. E' stato chiesto che si aumentassero le quote e che si desse più attenzione alla parte proporzionale e il proporzionale è stato aumentato al 50 per cento, ma si dice che non va ancora bene". Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, invece invita a guardare la situazione con una “certa distanza”. "Non ragionerei sui tempi delle valutazioni del momento - ha osservato -. Quello che importa è che c'è una proposta di legge in commissione, c'è un dibattito e c'è un tempo prefissato per l'approdo in Aula. Poi, le fibrillazioni di giornata le guarderei con un certo distacco". Per Forza Italia interviene il capogruppo alla Camera Renato Brunetta. “Nessuno può pensare di fare una buona legge elettorale contro il Partito democratico ma il Pd non può pensare di fare una legge elettorale contro il Movimento 5 stelle e contro Forza Italia – ha ribadito -. Il lavoro che stiamo portando avanti è molto chiaro, molto semplice: cercare una legge elettorale ampiamente condivisa come da moral suasion del presidente della Repubblica".