La risposta di Freud: l'elaborazione del lutto


La cura del disturbo risulta importante


di Alessandra Rosa
Categoria: Chiedilo a Freud
29/05/2019 alle ore 11:52



Buongiorno dottoressa,

mi chiamo Valentina ho 32 anni e da qualche mese ho perso mio padre a causa di un tumore. Mi sento devastata dal momento che è successo tutto all’improvviso e quindi non ero pronta...anche se credo che non si è mai pronti ad accettare la perdita di una persona cara. Le chiedo di aiutarmi a comprendere le fasi del lutto perché ora mi sento spaesata. La ringrazio infinitamente.

Valentina F.
 

Cara Valentina,

prima di tutto mi dispiace moltissimo per la tua perdita e capisco il tuo stato d’animo, in quanto la perdita di una persona cara come la figura paterna è difficile da accettare.

Per quanto riguarda il  tempo del lutto vi sono diverse teorie al riguardo; Freud in “ Lutto e Malinconia” afferma che il tempo del lutto è inteso come “ quel tempo in cui l’individuo trasforma l’assenza esterna dell’oggetto in presenza interna”.

Generalmente il percorso del lutto va dai sei mesi ai ventiquattro mesi; ovviamente su questi tempi incidono variabili individuali, sociali e culturali, oltre al contesto e alle modalità in cui si è verificata la morte. Dopo aver subito una perdita possono presentarsi sintomi a livello cognitivo, emozionale, comportamentale, somatico e relazionale. A livello cognitivo: difficoltà di concentrazione, disorientamento, pensieri suicidiari,lievi stati confusionali.

A livello emozionale:rabbia, solitudine, paura, disperazione. A livello comportamentale: disturbi del sonno e del comportamento alimentare, dipendenza dagli altri, diminuzione delle attività quotidiane. A livello somatico: disturbi d’ansia, diminuzione dell’energia, dolori muscolari, cefalee. A livello relazionale: il soggetto presenterà problematiche nel contesto sociale in cui vive.

Possiamo distinguere inoltre alcune fasi del lutto: -    Negazione Shock: stordimento per la morte , ricerca nel proprio ambiente di rumori o presenze della persona cara; -    Patteggiamento: speranza nel ritorno del proprio caro; -    Rabbia: frustrazione, rabbia verso il destino e con il mondo esterno; -    Depressione: profonda tristezza e dolore per la realtà; -    Accettazione. L’elaborazione del lutto è un processo fisiologico, anche se attualmente si è più consapevoli che esprimere il dolore aiuti la persona nel percorso di elaborazione. Molto efficaci sono i gruppi terapeutici di elaborazione del lutto e i gruppi di auto-aiuto. Risulta doveroso sottolineare il lutto complicato, caratterizzato da vari fattori: -    Morte improvvisa e/o tragica; -    Repressione emotiva; -    Assenza delle reti di aiuto; -    Disturbi psicologici antecedenti la perdita; -    Problemi familiari preesistenti; -    Presenza di eventi stressanti significativi( malattie, separazioni….)

Il quadro psicopatologico che si verifica nella maggior parte dei casi è la depressione maggiore; in questi casi la cura del disturbo risulta importante.

“Di fronte alle sofferenze del mondo tu puoi tirarti indietro, sì questo è qualcosa che sei libero di fare e che si accorda con la tua natura, ma precisamente questo tirarsi indietro è l’unica sofferenza che forse potresti evitare”  F. Kafka