Magari ci sbagliamo ma pare che Di Maio e Salvini fingano. E se la ridano


L'ultima strategia studiata a tavolino dai rispettivi staff prevede lo scazzo continuo



Categoria: CapoVerso (rubrica innocente)
09/04/2019 alle ore 18:57



Pare che fingano e se la ridano Di Maio e Salvini. Magari ci sbagliamo e stiamo prendendo una cantonata. Ma, insomma, l'impressione é che Luigi e Matteo si stiano proprio divertendo a prenderci in giro. Ovvero, che l'ultima strategia studiata a tavolino dai rispettivi staff preveda lo scazzo continuo. L'attacco all'amico/alleato senza che questo possa inficiare l'azione dell'esecutivo. Quel che è certo, a fronte di una pioggia di indiscrezioni e di ipotesi più o meno bislacche, è che i due azionisti di governo non ci pensano proprio a separarsi. 

Si confronteranno, litigheranno (e faranno soprattutto finta di farlo) per la gioia dei più assatanati retroscenisti ma, ciò che pare chiaro è che andranno fino in fondo. Fino alla fine della legislatura, possibilmente. O, almeno, fino a quando non saranno davvero possibili (per Mattarella) nuove elezioni politiche.

Di cambi di cavallo in corsa non se ne parla. Inutile illudersi. Inutile accennare, sottotraccia, a maggioranze variabili o, peggio, prefigurare l'apporto di nuovi (e già pronti) "responsabili". È questo il messaggio che i due giovanotti hanno indirizzato a Zingaretti, a Berlusconi e a tutti quelli che non sperano ma, li stan cercando.

Da più di una settimana, da quando è incominciata la campagna elettorale per le europee, i distinguo e le punzecchiature si sono moltiplicati. Ma, a ben vedere, la natura del confronto è del tutto diversa e nuovissima. Perchè le frizioni non producono frazioni. Una roba che non ha precedenti poiche entrambi ne traggono giovamento. Per questo pensiamo che Di Maio e Salvini fingano.

Si beccano pubblicamente per riderne privatamente. Un tipo di comunicazione che prevede entrambe le parti in commedia: per serrare ed incentivare elettorato e rispettivi tifosi. Una strategia possibile - e plausibile - ancorchè in assenza di una vera opposizione e, quindi, di una vera alternativa.

Dalla Via della Seta al congresso delle famiglie di Verona, dai "gufi" agli "sfigati", dall'Olocausto alla lite sulla 'flat tax': il botta e risposta è costante ma, sempre condito dalla sottolineatura che con l'alleato ci si trova a lavorare benissimo. Una contrapposizione che riempie pagine di giornali e Tg. Mentre entrambi se la ridono. E si fanno fotografare con la nuova fidanzata.

 

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