L'Aquila, Di Benedetto:"Io in Regione perché modello Legnini distante da Pd"


La risposta del consigliere al segretario regionale Pd Di Sabatino


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
18/03/2019 alle ore 14:38



Il consigliere de Il Passo Possibile Americo Di Benedetto risponde alle parole del segretario regionale Pd Renzo Di Sabatino in merito all’intervento di quest’ultimo sulla situazione al comune de L’Aquila dopo le dimissioni del sindaco Biondi. Nello specifico, Di Sabatino era intervenuto sulla proposta di sostegno a una giunta tecnica ed estranea a movimenti già presenti in maggioranza, avanzata da Il Passo Possibile: “Tutto questo non è in linea con il nuovo progetto politico inaugurato durante le regionali e portato avanti sotto la guida di Giovanni Legnini”, aveva commentato il segretario regionale Pd, “La strada che abbiamo deciso di percorrere non permette inciuci o accordicchi. In questo momento non possono esserci scialuppe di salvataggio, simili scelte non potrebbero essere giustificate dagli aquilani”. 

“Prendo atto che il Segretario regionale del Pd ha tanta premura dei problemi”, ha risposto Di Benedetto, “quelli seri  evidentemente (sic!) della città de L’Aquila che si è sentito in dovere di intervenire (a chiamata...). Lo fa con un comunicato stampa. Benintesi, con un comunicato stampa. Lo fa, tra l'altro, riportando cose inesatte. E sono gentile. Porto a conoscenza del "nuovo" Segretario regionale Pd che sono stato candidato a sindaco de L’Aquila non dal PD. Questo lo sanno anche le pietre in città e non solo. Tranne lui.  A L'Aquila non esiste una coalizione di opposizione (fu sciolta il giorno dopo la sconfitta. La mia, chiaramente...) e quindi nessuno, men che meno il Passo Possibile è sotto l'egida, la supervisione e il "direttorio" del PD ancor meno se regionale. Relativamente alle vicende legate alle ultime elezioni in consiglio regionale voglio evidenziare che il modello Legnini è tanto, ma tanto distante da quello che il segretario regionale PD  prova a declinare che è proprio in virtù di questo che mi si sono candidato. Mi sono candidato, sì. Perché sono stato eletto, io. Non nominato. 
E, se può servire per evitare ulteriori incomprensioni, a L'Aquila città, che è stata oggetto della già citata premura e attenzione del più volte menzionato Segretario regionale PD, prendo tanti voti quanto tutto il PD messo insieme, per l'appunto. Fughi la paura, il Segretario, su Marsilio. 
A L'Aquila abbiamo problemi ben più importanti da risolvere e, il Segretario regionale PD, con questa sua levata d'ingegno, non contribuisce minimamente a farlo”.

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