Asl Pescara, Ipasvi: "Carenza di personale, Regione e Direzione strategica intervengano"


"A fronte di un organico ridotto all'osso, aumentano gli accessi al pronto soccorso e i ricoveri, le nuove assunzioni non basteranno"


di Silvia Grandoni
Categoria: ABRUZZO
31/07/2017 alle ore 16:56



Personale della Asl di Pescara ridotto all’osso”. La denuncia arriva dal collegio Ipasvi (Infermieri professionali, Assistenti sanitari e Vigilatrici d'infanzia) del capoluogo adriatico che chiede maggiore attenzione alla Direzione Strategica della Asl di Pescara e all’assessore regionale alla Programmazione sanitaria Silvio Paolucci.

“La carenza cronica di personale nella Asl di Pescara, in special modo all’interno dell’ospedale civile Spirito Santo, fa il paio con un aumento esponenziale degli accessi al Pronto soccorso e quindi con una crescita dei ricoveri nelle unità operative complesse” -si legge nella nota -. In questo periodo dell’anno, poi, con l’incremento del bacino di utenza a seguito dell’arrivo dei turisti, per gli infermieri e gli operatori socio-sanitari diventa difficile rispondere alle esigenze dei cittadini e garantire il rispetto degli standard assistenziali”, prosegue la federazione.

“Il presidio ospedaliero di Pescara è il primo in Abruzzo per numero di prestazioni, pazienti ricoverati e patologie trattate, ma è l’ultimo in quanto a finanziamenti erogati dalla Regione: a fronte di 321.973 residenti censiti dall’Istat nel 2016, sono stati stanziati 167.687.000 euro – lamentano gli esponenti pescaresi Ipavsi-. Inoltre sono sempre più frequenti le segnalazioni da parte dei cittadini di un’assistenza grama e insufficiente, mentre gli infermieri segnalano un aumento di diverbi con i pazienti e i familiari”.

“Abbiamo il dovere di tutelare il cittadino e consentirgli standard assistenziali elevati – spiega Irene Rosini, presidente del collegio provinciale Ipasvi (Infermieri professionali, Assistenti sanitari e Vigilatrici d'infanzia) di Pescara – tuttavia con il personale ridotto al minimo incontriamo difficoltà sempre più elevate a rispondere alle tante esigenze della popolazione. L’elevato turn-over con il personale in arrivo dalle agenzie, senza un minimo di affiancamento, non basta a garantire il rispetto dei livelli di assistenza. Noi ce la mettiamo tutta, ma Pescara compresi i presidi di Penne e Popoli merita più attenzione da parte della Regione.

E non basteranno nemmeno le 64 assunzioni previste entro il 2017 tra medici, infermieri e operatori socio sanitari, concludono i delegati Ipavsi: “Le immissioni in ruolo programmate sono ancora esigue rispetto alle unità perse negli ultimi anni, soprattutto a causa di prepensionamenti, ma anche per via di trasferimenti o decessi”.