Mentre l'occidente si interroga su chi appoggiare in Venezuela, nel paese la violenza non cessa. Altri 25 morti si segnalano dopo due giorni di scontri tra le forze di sicurezza e gli irregolari (i feriti sono 84 a Gran Sabana, alla frontiera con il Brasile).
Una situazione in cui spicca l'ennesima richiesta alla comunità internazionale del leader dell'opposizione Juan Guaidò di mantenere "tutte le opzioni aperte" nella lotta a Nicolas Maduro.
E su twitter ha osservato: "Gli eventi di oggi mi hanno obbligato a prendere una decisione: proporre in modo formale alla comunità internazionale di mantenere tutte le opzioni disponibili per liberare questo Paese, che lotta e continuerà a lottare".