Come è stato commemorato Jan Palach dall'ambasciata d'Italia a Praga e dalla fondazione Einaudi


A cinquant'anni dal gesto estremo che lo fece diventare simbolo della lotta per la libertà dei popoli


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
22/01/2019 alle ore 17:43



Su iniziativa della fondazione Luigi Einaudi il 18 e 19 gennaio l’Italia ha partecipato a Praga alla commemorazione di Jan Palach, a cinquant’anni dal gesto estremo che lo fece diventare simbolo della lotta per la libertà dei popoli.

In collaborazione con l’Ambasciata italiana e in partenariato con l’Institut for policy and society, organizzazione ceca che condivide con la fondazione Einaudi i principi liberali e l’affiliazione all’European Liberal Forum, il 18 è stato proiettato all’Istituto Italiano di Cultura il film “Jan Palach” del regista Robert Sedlacek, in distribuzione nei cinema e recentemente presentato alla Festa del Cinema di Roma.

A fare gli onori di casa il direttore Giovanni Sciola, mentre al termine della proiezione sono intervenuti l’ambasciatore Francesco Saverio Nisio, il presidente della fondazione Einaudi, Giuseppe Benedetto, e l’eurodeputata Martina Dlabajova. Tra i numerosi ospiti che hanno partecipato alla serata, tra cui un amico e compagno di studi di Jan Palach, il ministro degli Esteri della Repubblica Ceca Tomas Petricek, la ministra degli Affari sociali Jana Malacova, il vice ministro degli Esteri Ales Chmelar, il vice ministro dell’Istruzione Pavel Dolecek, il deputato ed ex ministro degli Esteri Karel Schwarzenberg, il presidente della Commissione interparlamentare di amicizia tra la Repubblica Ceca e l ́Italia Vojtech Munzar e i deputati Milan Pour e Pavel Pustejovsky, in equa rappresentanza dei partiti di governo e dell'́opposizione. Un forte segnale di unità nella diversità, nello spirito dei valori universali testimoniati dal sacrificio di Jan Palach.

Sabato 19, alla commossa presenza di numerosi connazionali, alcuni dei quali partiti appositamente dall ́Italia, l ́ambasciatore Nisio e il presidente Benedetto hanno deposto una corona di fiori in piazza Venceslao, dove il gesto estremo fu compiuto e lì dove oggi sorge il Memoriale dedicato al giovane studente e alle altre torce umane della Primavera di Praga.

 

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