La risposta di Garpez: regionali, non si parte proprio col piede giusto


Il caso dell'Udc che agita il sonno del centrodestra


di Garpez
Categoria: La versione di Garpez
17/01/2019 alle ore 08:00



Ciao Garpez.

Sono un ragazzo appassionato di politica perché credo, nonostante la mia giovane età, che i miei coetanei diciottenni debbano interrogarsi ed impegnarsi attivamente se davvero desiderano cambiare ciò che si reputa ingiusto o immorale. Il prossimo febbraio ci saranno le votazioni per il rinnovo del Consiglio regionale dell'Abruzzo e sto seguendo quotidianamente gli sviluppi relativi agli impegni dei vari candidati e delle liste collegate. 

Ma, al riguardo, vorrei chiederti chiarimenti su quanto accaduto all'interno della coalizione di centrodestra, con l'apparente uscita dell'Udc dal gruppo politico. Mi chiedo quali possano essere, in concreto, le conseguenze di questo contrasto.

Enrico F.

 

 

Caro Enrico,

sono lieto che giovani ragazzi della tua età (se non ho capito male sei un neo diciottenne) si interessino degli avvenimenti della propria regione, oltre che ovviamente della propria città, perché è proprio da voi, dal vostro spirito, dalle vostre idee e, soprattutto, dal vostro impegno che nascerà la futura classe dirigente che deve fare necessariamente tesoro degli errori commessi da chi li ha preceduti per poter effettivamente, come dici tu, rendere ciò che è ingiusto conforme a legge e ciò che è immorale conforme a rettitudine.

Pertanto, rispondo con piacere alla tua richiesta di chiarimento, nell'ambito delle mie poche conoscenze in materia.

Anzitutto saprai bene, da appassionato cultore della materia, che le liste civiche sono delle liste elettorali presentata alle elezioni amministrative, autonoma rispetto ai partiti tradizionali, con un programma che mira ad affrontare e risolvere problemi locali.

In vista delle prossime elezioni regionali abruzzesi, l'Udc sostiene la coalizione di centrodestra.

Solo che, all'insaputa del relativo candidato presidente, all'ultimo momento sono stati inseriti nella lista dell'Udc alcuni nomi ritenuti “sgraditi” (principalmente dalla Lega), in quanto la loro presenza sarebbe comunque ricollegabile (anche solo indirettamente) ad alcuni esponenti di fede politica diversa.

Mi chiedi quali potrebbero essere le conseguenze di questo “tradimento”.

In primo luogo politiche, perché il candidato presidente regionale di centrodestra si è affrettato a dichiarare l'Udc fuori dalla coalizione (anche se, al riguardo, ho tecnicamente delle riserve sulla concreta operatività di tale esclusione), gridando all' “imboscata”.

Però, tieni presente che l'eventuale falsificazione di liste di candidati alle competizioni elettorali è anche un reato punito dall'art. 90, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica n. 570 del 16 maggio 1960.

Insomma, non si parte davvero con il piede giusto.

 

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