La Cna Abruzzo ha ideato un pacchetto di misure per il rilancio delle sorti dell’artigianato e della micro impresa abruzzese. Proposte contenute in un documento inviato ai 4 candidati alla presidenza della Regione, con l’invito a esprimere la propria opinione a riguardo nonché a un confronto che verrà programmato per le prossime settimane.
Tra le richieste della Cna Abruzzo, “mettere al centro delle loro politiche di sviluppo una rinnovata attenzione alla crescita della micro e piccola impresa e favorirne i processi di innovazione, digitalizzazione e internazionalizzazione, in considerazione del fatto che questo comparto rappresenta il 98% di tutto il sistema produttivo abruzzese, dando lavoro a circa il 70% degli occupati e producendo una percentuale di Pil vicina al 50%”.
Nel documento vengono anche richiesti interventi di carattere più generale ma non certo di minore importanza: rilancio delle aree interne, ricostruzione post-sisma, sostegno alle aree di crisi industriale, sviluppo delle infrastrutture (dalla viabilità alle reti telematiche), assetto istituzionale (Nuova Pescara e L’Aquila Capoluogo), turismo, politiche energetiche e gestione del ciclo di acqua e rifiuti.
Per ciò che concerne il centro della proposta, ossia le politiche a favore dell’artigianato e della micro impresa, la Cna ha presentato 11 misure che potrebbero rilanciarne le sorti:
• accesso al credito attraverso il potenziamento dei fondi rischi e patrimoniali dei confidi
• finanziamenti per l’abbattimento degli interessi sulle operazioni garantite dagli stessi confidi
• rifinanziamento del fondo di garanzia di riassicurazione regionale
• aiuto alle start-up
• rifinanziamento dell’apprendistato professionalizzante
• rilancio della bottega-scuola
• finanziamento dell’artigianato digitale
• rilancio dei Centri di assistenza tecnica
• valorizzazione dell’artigianato artistico.
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