Sono i gilet gialli (e non solo Salvini e Di Maio ) a dimostrare che l'Ue o si riforma o muore


Hanno smascherato una ad una tutte le balle sul rigore finanziario e sul rispetto delle "regole"


di l'innocente
Categoria: CapoVerso (rubrica innocente)
11/12/2018 alle ore 11:10



E no, non bisogna necessariamente seguire Salvini e Di Maio per comprendere come stiano davvero le cose in questa Unione europea. Basta stare davanti alla TV. 

Sono i gilet gialli francesi che, per dire, hanno smascherato una ad una tutte le balle sul rigore finanziario e sul rispetto delle "regole" preteso dai vari Junker, Moscovici e compagnia di giro.

In attesa dei guai in arrivo dagli inglesi (pronti a bocciare la May per una Brexit più dura) sono i gilet gialli d'oltralpe - e non Di Maio e Salvini - che con la loro protesta hanno scoperchiato l'assurdità di tutti i totem eretti dai burocrati di Bruxelles. Loro che hanno costretto quell'imbecille di Macron (lo chiama così Fitoussi!) a cascare dal pero e a mettere in discussione quello che prima non si poteva discutere: a cominciare da quel cervellotico, assurdo obbligo del 3 per cento nel rapporto debito-pil pena la ghigliottina finanziaria.

Sono ancora loro, tutti quei signori e quelle signore con indosso i gilet gialli - e non Salvini e Di Maio - incazzati come non mai che sciamano, a spese proprie, da ogni provincia di Francia lungo i Campi Elisi che spiegano, a chi ha voglia di capire, come e perché questa UE, nata male e cresciuta (?) peggio, stia andando velocemente in frantumi.

Sono appunto i gilet gialli - e non Di Maio e Salvini - che ci stanno riportando nell'alveo della realtà e della verità, dal quale una narrazione bugiarda e lautamente finanziata ci ha allontanato; persone vere con problemi. Che testimoniano come sia fatica sprecata cianciare di progresso e di futuro se poi alla gente invece di offrire certezze gli si toglie pure il pane di bocca. E così son guai. Guai seri per i bellimbusti come Emmanuel Macron. Che infatti spaventato dalla collera fa ora macchina indietro e apre il portafogli. Cercando di trovare quelle stesse risorse a debito che il suo scudiero Moscovici vuol negare all'Italia.

Si, sono stati i gilet gialli a dire a tutti quanto marcio c'è a Bruxelles. Loro che dilagando dalle province a Parigi hanno già infettato l'opulenta Germania della Merkel con i ferrovieri tedeschi che scioperano indossando gli stessi gilet.

E perciò, non c'è necessariamente bisogno di Salvini e Di Maio per capire che questa UE o si riforma o muore. Ma, almeno noi con questi due giovanotti al governo i gilet gialli li vediamo solo in TV.

 

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