Biondi a Bruxelles per l'incontro sulle città digitali


Ok all'accordo di cooperazione previsto nel progetto europeo Digital Cities Challenge


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
05/12/2018 alle ore 11:35



Il primo cittadino dell'Aquila, Pierluigi Biondi, ha partecipato al summit dei sindaci tenutosi a Bruxelles, dove si sono incontrati amministratori ed esperti provenienti da realtà differenti tra loro, ma con l'obiettivo comune di rendere le città più vivibili, sostenibili ed attrattive, grazie alle opportunità fornite dalla tecnologia e l'innovazione.

L’incontro è avvenuto nella sede del Comitato delle Regioni, al Mayor summit, ed è stato organizzato nell'ambito del progetto europeo Digital Cities Challenge.

È stato quindi sottoscritto l'accordo di cooperazione finalizzato alla trasformazione digitale delle città previsto nel progetto.

Ai lavori della riunione ha partecipato anche l'assessore alle Politiche comunitarie del Comune dell'Aquila, Carla Mannetti.

Grazie al progetto 'DigitaL'Aq', L’Aquila è stata l'unica città italiana inserita dalla Commissione europea nell'iniziativa finalizzata alla trasformazione digitale dei territori.

Tra gli obiettivi dell'accordo, è riportato nel documento, l'attivazione di politiche finalizzate a "riqualificare la città e cooperare su nuovi modelli e partnership per sviluppare l'eccellenza, il know how e i talenti locali, sostenere l'imprenditorialità e la riqualificazione della forza lavoro. L'obiettivo finale è lavorare per la digitalizzazione dell'industria e lo sviluppo delle competenze digitali tra le Pmi, concentrandosi al tempo stesso su attività di interesse comune e di importanza strategica per le economie locali".

Nel corso del suo intervento, il primo cittadino ha ricordato che "L'Aquila, partendo da una situazione obiettivamente critica, sta mettendo in campo il coraggio di puntare sulle sfide del futuro, mantenendo al contempo ben salde le sue radici storiche e identitarie. La città, infatti, ha dovuto ripensare le proprie strategie di sviluppo facendo leva su un percorso di ricostruzione, non solo fisica, orientato all'innovazione, grazie anche alla presenza di istituzioni di prestigio internazionale, quali l'Università degli Studi dell'Aquila, la Scuola superiore di dottorato Gran Sasso Science Institute, l'istituto pubblico di alta formazione più giovane e più a sud tra i sei presenti in Italia, i laboratori nazionali del Gran Sasso, il centro di ricerca sotterraneo più grande del mondo, che mettono a disposizione le loro competenze per l'ideazione e la realizzazione di progetti complementari finalizzati alla definizione della città nuova".

Il sindaco ha ricordato alcuni tra i principali progetti attivati sul territorio in ambito scientifico e tecnologico - Dark side 20k, Nuses, Emerge, Incipit - e le innovazioni destinate a modificare l'assetto urbano cittadino, dichiarando in conclusione della sua relazione: "La partecipazione al programma Digital cities challenge, che vede L'Aquila unica città italiana tra le 15 prescelte nella prima call, rappresenta per noi proprio il referente esterno, che misura l'efficacia delle nostre politiche, che ci accompagna nel meglio definirle e indirizzarle, che ci consente di misurare i nostri avanzamenti in rapporto ad atre città europee, che ci mette al riparo dal rischio dell'auto referenzialità".

Ed ha precisato Biondi: “L'Aquila è il capoluogo dell'Abruzzo, la regione verde d'Europa. Ha una popolazione di circa 70.000 abitanti ed è situata all'ombra del Corno Grande, la vetta più alta degli Appennini. Vanta uno dei centri storici più ampi d'Italia con oltre il 60 per cento del patrimonio immobiliare vincolato, con edifici che vanno dal tredicesimo secolo ai migliori esempi dell'architettura razionalista del ventennio, ed ha una cinta muraria medievale tra le meglio conservate di tutto il continente. La sua fondazione ufficiale risale al 1254, è la sede del primo giubileo della storia proclamato da Papa Celestino V nel 1294.

La sua storia è stata segnata da terremoti devastanti, l'ultimo dei quali nel 2009 ha causato distruzioni diffuse, migliaia di sfollati e 309 vittime.

All'indomani del sisma di quasi dieci anni fa i decisori politici di ogni livello hanno dovuto affrontare la ricostruzione fisica, culturale, economica e sociale della città in un momento storico estremamente delicato: l'Europa e l'Italia stavano affrontando la più grave crisi economica dal dopoguerra, ma allo stesso tempo iniziavano ad affacciarsi prepotentemente i segnali di una rapida trasformazione, che in questi 10 anni, ha dimostrato di essere più rapida ed incisiva del previsto”.

Ed ancora: “L'Internet delle cose, la gestione e l'analisi dei big data, il programma Industria 4.0, soltanto per citare alcuni degli ambiti innovativi, richiedono conoscenze diverse e competenze flessibili. Tanto per i nuovi laureati quanto per gli amministratori pubblici e più in generale per gli stessi cittadini, chiamati non solo cambiare le loro abitudini ma a richiedere servizi nuovi e diversificati. Allo stesso tempo questi nuovi paradigmi offrono grandi opportunità per le città che sapranno coglierli”.

Ha poi concluso il sindaco: “L'obiettivo è dotare L'Aquila di infrastrutture fisiche ed immateriali capaci di promuovere un living lab, cioè un ecosistema centrato sul cittadino, basato su logiche di "open innovation", che opera in un contesto territoriale utilizzando tecnologie all'avanguardia che promuovono la collaborazione tra il settore pubblico e il settore privato”.

twitter@ImpaginatoTw