L'Aquila, due arresti per sfruttamento della prostituzione (VIDEO)


Sequestrata la casa per appuntamenti dove sono stati trovati 4 cellulari e 190 profilattici. 80 euro, il prezzo delle prestazioni.


di Maria Elena Cosenza
Categoria: ABRUZZO
15/07/2017 alle ore 12:30



Sfruttamento della prostituzione. E’ questa la pesante accusa a carico di un uomo albanese di 22 anni e una donna domenicana di 28 anni, arrestati ieri sera dalla Squadra Mobile della Questura dell’Aquila, sezione criminalità straniera e prostituzione, coordinata da Tommaso Niglio.

Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari Guendalina Buccella, su  richiesta del Sostituto Procuratore Simonetta Ciccarelli.

E’ stato disposto anche il sequestro dell’appartamento nel quale avveniva l’attività illecita e dove gli agenti hanno ritrovato 4 telefoni cellulari abbinati a numeri pubblicati su siti internet di incontri e 190 profilattici.

Le attività investigative sono state avviate in seguito  ad alcune segnalazioni anonime ricevute dalla Questura di L’Aquila.

Qualcuno avrebbe segnalato un flusso di persone, per lo più uomini, a tutte le ore del giorno e della notte da un appartamento situato in zona villa comunale. 

I due arrestati avevano messo in piedi una vera e propria agenzia della prostituzione nel capoluogo abruzzese, in grado di fornire alle donne, ma in alcune occasioni anche a transessuali, l’appartamento per prostituirsi, previo pagamento di 40 euro al giorno, nonché l’utenza e l’inserzione, pubblicata su siti internet di incontri, per attirare i clienti. Il costo delle prestazioni era invece di 80 euro.

Nel corso delle attività investigative è stato anche accertato che tra i servizi offerti dai due cittadini stranieri alle prostitute, vi fosse anche la protezione da eventuali clienti che non volessero pagare. 

E’ accaduto a settembre 2016. Un cittadino extracomunitario è stato aggredito fisicamente dall’albanese arrestato per una discussione avvenuta  con una prostituta colombiana al termine della prestazione. 

Il ventiduenne dell’Est Europa, per porre fine alle insistenze del cliente, ha sferrato un pugno al volto a quest’ultimo. 

Ma la vera organizzatrice di tutto era la donna. Monitorava e controllava le prostitute ospitate nell’abitazione. Ne incentivava l’attività pubblicizzando le prestazioni con i clienti ed avvisando le ragazze qualora si registrasse la presenza delle forze dell'ordine nei pressi del luogo utilizzato per offrire prestazioni sessuali a pagamento.