L'Aquila, come procede la ricostruzione? Parla Lucarelli (Usra)


Intervista di Impaginato: "Innovazione punto di forza di una ricostruzione colta e intelligente"


di Anna Di Donato
Categoria: ABRUZZO
13/11/2018 alle ore 16:09



L'Aquila,come procede la ricostruzione?
Dopo il sisma del 2009, che con una scossa 5.9 Richter distrusse la città di L'Aquila , provocando 309 vittime, 1600 feriti e oltre 10 miliardi di euro di danni stimati, la ricostruzione continua per recuperare l'identità del capoluogo abruzzese, il suo patrimonio storico artistico e tornare a quella quotidianità che si è spezzata improvvisamente ormai quasi 10 anni fa. Impaginato.it lo ha chiesto a Giovanni Lucarelli , dirigente dell ' Usra ( Ufficio Speciale Ricostruzione de L'Aquila ).

Il modello Aquila funziona?
Sì, ha funzionato bene ed è sicuramente una ciambella col buco dal mio punto di vista, perché le tempistiche dei processi e dell’opera di ricostruzione sono sostanzialmente in linea con quelli che sono considerati i tempi standard. Le pratiche vengono istruite in successione con incisività ed efficacia dall’Ufficio. Non riscontro sacche di inefficienza che si sono accumulate nel tempo. Certo, le organizzazioni hanno intrinsecamente una razionalità limitata e quindi è chiaro che ci sia una quota di inefficienza incomprimibile, ma al netto di tale quota stando ai numeri della ricostruzione, direi che la valutazione complessiva non può che essere oggettivamente positiva. 

Che significa ricostruzione colta e intelligente?
Dato che L’Aquila ha una forte identità e un connotato storico artistico, si è dato spazio a interventi di messa in sicurezza che recuperino tale identità e tale connotato. Ricostruzione colta perché si rifà a modelli ereditati dalla tradizione di L’Aquila come città d’arte. Intelligente perché è una ricostruzione che comunque ha in sé, oltre alla conservazione dell’esistente e alla preservazione dei valori artistici culturali, delle aperture sull’innovazione. Ciò vuol dire utilizzare materiali da costruzione innovativi come quelli fibro rinforzati per la messa in sicurezza del ricostruito. Ricostruzione intelligente dal mio punto di vista è sinonimo di approccio innovativo dal punto di vista ingegneristico e architettonico. 

Con quali premesse e con quali obiettivi?

L’obiettivo è trovare un giusto equilibrio tra l’eredità storica della città de L’Aquila e l’introduzione di elementi tecnologicamente avanzati, nuovi materiali da costruzione. Ad esempio, per ciò che concerne l’ufficio, strumenti per il monitoraggio della ricostruzione, che fanno parte dell’aspetto intelligente della ricostruzione. Disponiamo di un sistema di georeferenziazione che ci permette di localizzare in maniera puntuale lo stato di avanzamento dei lavori di ciascun edificio attraverso il Web Gis, direttamente sulla mappa della città de L’Aquila. 

Con quali approcci relativi alla gestione dei rifiuti state procedendo?
La gestione dei rifiuti significa gestione delle macerie. Questa è un’altra tessera del mosaico ricostruzione che appartiene alla sfera dell’innovazione, quindi dello sforzo di guardare a quanto di più moderno possa esserci sul mercato per ciò che concerne le tecnologie da implementare. Sotto questo profilo, dal 2017, l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione aderisce al Sistri, sistema del ministero dell’ambiente per la tracciabilità dei rifiuti speciali pericolosi. È un sistema che fa evolvere verso il digitale la gestione dei rifiuti. Per quel che riguarda le macerie, l’Ufficio Speciale ha lanciato questa operazione dal 2017 e quasi 500 ditte hanno finora aderito al Sistri. 

Come vi interfacciate con la frontiera tecnologica?

Ci interfacciamo con la frontiera tecnologica anche attraverso l’apporto che viene sia dai tecnici interni all’ufficio, che sono aggiornati e sensibili alle nuove tecnologie e attraverso un network di consulenti e di alte personalità del mondo dell’ingegneria e dell’architettura con cui l’Usra è in contatto costantemente e che ci permettono di aggiornare continuamente i processi. 


twitter @ ImpaginatoTw