Prova d'attrice al top - L'occhio del gatto/Il film/Il verdetto/#decimaMusa


Da vedere, perché la prova di Emma non si dimentica. Merita tutti i tre ciak di Decima Musa.


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
10/11/2018 alle ore 09:02



#Ilverdetto The Children Act (Regia: Richard Eyre. Con: Emma Thompson, Stanley Tucci, Fionn Whitehead, Ben Chaplin, Rupert Vansittart, Jason Watkins, Nikki Amuka-Bird, Nicholas Jones, Anthony Calf, Rosie Cavaliero. Genere: Drammatico)

La cosa che mi ha convinta di più è stata la “prova d’attore” di Emma Thompson, perfetta nel riprodurre con ogni gesto e pausa la vita di una donna inglese, giudice dell’Alta corte britannica, dedita totalmente al lavoro, all’applicazione delle leggi, a decidere con esattezza su complicate questioni morali, ma non in grado di ricordare quando ha fatto l’amore con il marito (un credibile Stanley Tucci) l’ultima volta.

Il film, basato fedelmente sul romanzo di Ian McEwan “La ballata di Adam Henry” (Einaudi), con lo scrittore che ne ha curato la sceneggiatura, muove da una decisione: il giudice Fiona Maye è chiamata ad esaminare una questione cruciale, deve obbligare il quasi maggiorenne Adam (Fionn Whitehead, già visto in Dunkirk), a sottoporsi ad una trasfusione di sangue che potrebbe salvargli la vita e che lui rifiuta in quanto testimone di Geova, come i suoi genitori.

Pane per i suoi denti, Fiona ne ha già affrontati di casi spinosi. Nelle prime scene la troviamo alle prese con la vicenda di due gemelli siamesi neonati che debbono essere separati, altrimenti morirebbero. Ma il caso di Adam le capita in un momento particolare: il marito, un docente universitario ancora innamorato di lei ma effettivamente trascurato, le ha appena detto che vuole un’avventura extraconiugale.

La crisi matrimoniale finisce con l’offuscare la sua capacità di giudizio, Fiona commette un errore, compie un gesto atipico, proprio lei che non ha (mai) un capello fuori posto: va a trovare il ragazzo in ospedale, chiacchiera con lui, arriva a cantare per lui una ballata su testo di Yeats. Il giovane la chiama Vostro Onore ma lei, in quel momento, ha come deposto il suo ruolo di giudice. Il colloquio breve e informale cambierà la vita di entrambi: Adam scoprirà quanto fosse circoscritta la sua visuale del mondo, Fiona si scoprirà in grado di compiere un colpo di testa senza precedenti.

Evitando di spoilerare il finale, dico che siamo davanti al classico film attoriale, ben confezionato, come certe serie della BBC. Il solido cast aiuta una sceneggiatura che, in particolare nelle scene conclusive, delude chi aspettava la stessa forza dello spunto letterario.

Da vedere, perché la prova di Emma non si dimentica. Merita tutti i tre ciak di Decima Musa.

 

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