Abruzzo, governo impugna legge regione: a rischio concessioni spiagge e trabocchi


Palazzo Chigi impallina la legge del 27 aprile scorso: "è invasiva delle prerogative statali". Questione alla Corte Costituzionale


di Ilaria Proietti
Categoria: ABRUZZO
07/07/2017 alle ore 13:29



E ora sono a rischio gli stabilimenti balneari ma anche gli amatissimi trabocchi abruzzesi. Il governo ha deciso di impugnare di fronte alla Corte Costituzionale la legge della Regione Abruzzo del 27 aprile scorso che contiene disposizioni in materia di “Tutela del legittimo affidamento dei concessionari balneari”. La decisione di Palazzo Chigi dello scorso 28 giugno mette nel mirino l’articolo 3 varato dall’amministrazione guidata da Luciano D’Alfonso ed in particolare la norma che prevede che “nell’esercizio delle proprie funzioni i Comuni garantiscono che il rilascio di nuove concessioni avvenga senza pregiudizio del legittimo affidamento degli imprenditori balneari titolari di concessioni rilasciate anteriormente al 31 dicembre 2009”. Una previsione dettando una disciplina regionale dell’assegnazione delle concessioni demaniali marittime, è invasiva delle competenze in materia di tutela della concorrenza e di ordinamento civile, riconosciute in via esclusiva allo Stato dall’articolo 117, della Costituzione. 

L’impugnazione impallina potenzialmente la tutela accordata al settore dalla regione. Incalzata nei mesi scorsi da organizzazioni quali la Cna Abruzzo che aveva chiesto la proroga di trent’anni per le attuali concessioni e la messa a gara solo per quelle nuove. In aperto contrasto con la direttiva Bolkestein sui servizi del mercato unico europeo che prevede, per quanto riguarda in particolare le attività dei bagnanti, la possibilità a tutti anche ad operatori di altri Paesi dell’UE di partecipare ai bandi pubblici per l’assegnazione delle concessioni demaniali.

A fianco dei balneatori, si sono schierate le regioni per salvaguardare 30 mila imprese. Solo in Abruzzo circa 600, 4000 mila addetti circa, per una produttività complessiva pari all'8% del Pil  Imprese anche storiche come quelle che non hanno nulla a che vedere con le spiagge. E’ il caso dei trabocchi abruzzesi molto noti specie nell’area tra Pescara e Vasto, che sono anch’esse concessioni demaniali spesso tramandate di padre in figlio che hanno avuto negli ultimi anni uno straordinario rilancio.