Anche a Pescara approda il CAD (Centro di Ascolto del Disagio)


Giustino Bruno: "Nasce in un contesto sociale incapace di proporre delle soluzioni, norme, valori sociali condivisi e riconosciuti"


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
20/07/2018 alle ore 17:42



Finalmente è sorto anche a Pescara il Centro di Ascolto del Disagio (CAD), il cui coordinatore provinciale è Giustino Bruno, il quale è stato encomiato dalla Croce Rossa Italiana nel 2009, per i soccorsi offerti ai terremotati dell'Aquila.

Il Presidente Nazionale, nonché fondatore del CAD (una decina di anni fa), è il Dott. Ing. Gerardo Rosa Salsano.

I centri CAD stanno sorgendo volontariamente in ogni parte d'Italia, addirittura stanno varcando i confini nazionali, e si propongono come libere associazioni di cittadini determinati ad offrire la propria volontà, le proprie azioni ed il proprio impegno per favorire lo sviluppo sociale del Paese.

Ogni centro è costituito dal portavoce e coordinatore e, da tutti i cittadini che mostrano il desiderio di aderire come soci all’Associazione, siano essi aderenti o non aderenti ai partiti politici.

Gli uomini del CAD, infatti, sono accomunati esclusivamente da sentimenti di solidarietà sociale che guidano le loro azioni a beneficio della collettività. Mettono pertanto a disposizione le proprie competenze professionali al fine di prevenire e/o superare condizioni di disagio sia esso di natura culturale, politica, religiosa, sociale od economica.

A tal proposito, ha dichiarato il Coordinatore del CAD provinciale di Pescara, Giustino Bruno: "Il disagio sociale dal punto di vista psicologico, consiste in varie forme di inadeguatezza dell'individuo rispetto al sistema sociale in cui vive, che lo portano ad uno stato di sofferenza o all'assenza di benessere”.

Ed ancora: “Ritengo sia la premessa necessaria per avvicinarmi come presidente CAD Pescara al disagio multiforme che attanaglia la città e la società intera, ma oltre alle affermazioni di principio è necessario calarsi nelle istituzioni generatrici dei disagi per individuare possibili strategie e soluzioni”.

Giustino Bruno, ha sottolineato poi come il disagio, così ampiamente diffuso in tutte le fasce della popolazione, diventi maggiormente evidente nelle fasce deboli, assumendo le forme della devianza, della ribellione, del conformismo, dell'appiattimento, del qualunquismo: “esso nasce in un contesto sociale incapace di proporre delle soluzioni, norme, valori sociali condivisi e riconosciuti”.

Ha quindi proseguito il Coordinatore del CAD provinciale di Pescara: “Pescara, come altre realtà italiane, vive il disagio lavorativo, testimoniato da un tasso elevato di disoccupazione, che può sfociare spesso nella ricerca di proventi illeciti e in attività criminali. Pescara vive il disagio socio – relazionale che caratterizza le famiglie in disgregazione, sconvolte da una povertà non solo socio – economica, ma anche di valori”, aggiungendo come talvolta tale povertà sfoci in una sempre più crescente violenza individuale e collettiva.

Ha infine concluso: “Le istituzioni, appaiono sempre più impotenti ad arginare da sole il disagio, perdendosi dietro a farraginosi problemi burocratici, con interventi che spesso appaiono stentati, episodici e/o tardivi. Pertanto, il CAD di Pescara, si pone come fine di lavorare in sintonia non solo con gli enti pubblici (Regione, Provincia, Comune), ma anche con le associazioni che vorranno collaborare alla creazione di un nuovo concetto di crescita alla base di un modello di sviluppo che metta al centro della vita le persone e la comunità, come fondamento della nostra società, per garantire sufficientemente tutti coloro che vivono una condizione di disagio, cercando di costruire un progetto di vita dignitoso".

A tal fine, per presentarsi ufficialmente alla città e al territorio provinciale, a breve il CAD Pescara, promuoverà una campagna di sensibilizzazione sociale, con una serie di incontri in cui verranno affrontate varie forme di disagio in un dibattito e in confronto aperto.

Il CAD è dunque un’Associazione che risponde ad un bisogno e ad un’emergenza sempre più presenti nella nostra Regione e nell’intero Paese.

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