Stefano Camplone: ecco l'astro nascente della cucina made in Abruzzo


Coraggio, passione e determinazione: così i sogni e i progetti del giovane pescarese hanno preso forma.


di Laura Battista
Categoria: ABRUZZO
03/07/2018 alle ore 14:53



È nato a Chieti l'astro nascente della cucina made in Abruzzo. Si chiama Stefano Camplone, il giovane chef di soli 24 anni che, spinto da una grande passione per la cucina, è riuscito a realizzare il suo sogno.

Classe ’94 e cresciuto a Pescara, Stefano è l’ultimo di sei figli. La sua è una famiglia numerosa e molto unita. Sulle orme della madre, descritta dal figlio come una cuoca eccezionale, Stefano ha coltivato un immenso amore per la cucina. Ha infatti frequentato la scuola alberghiera IPPSAR F. De Cecco, conseguendo il diploma di maturità nel 2013.

Subito dopo, ha lavorato per un breve periodo presso il Wine Bar di Pescara "Gourmet Venezia", dove ha avuto come maestro Maurizio Verrocchio ed al quale è ancora molto riconoscente per tutto quello che gli ha trasmesso sul mondo della ristorazione.

Quando poi il locale è stato chiuso, Stefano ha preso una decisione molto audace, scelta che poi sarà decisiva e fondamentale per il suo futuro: ha acquistato un biglietto di sola andata per Londra.

Il giovane abruzzese, desideroso ed impaziente di voler segnare una svolta nella propria vita e nella propria carriera, ha compiuto un importante salto nel vuoto, che tuttavia l’ha portato lontano. Sebbene non conoscesse affatto la lingua inglese e pur non avendo mai viaggiato in aereo, l’intrepido e determinato Stefano è atterrato nella capitale britannica: nella valigia, tutti i suoi sogni ed i suoi progetti.

Era il 12 novembre 2014, una data che per sempre rimarrà impressa nella mente e nel cuore del ragazzo. A Londra Stefano ha iniziato a lavorare sin da subito, in un piccolo ristorante; però quell’impiego non lo gratificava abbastanza. Quindi il giovane pescarese ha cambiato lavoro e si è spostato al “Quaglino's” , un ristorante di livello molto alto, ben curato e ben gestito, nei pressi della stazione di Green park; lì Stefano, ha conosciuto dei colleghi di valore e di esperienza e per merito dei quali ha scoperto, apprezzato e poi amato, la cucina francese.

Dopo appena sei mesi di lavoro per questa importante compagnia (D&D London), masticando ormai discretamente la lingua inglese, Stefano è approdato a “M Restaurant”: quì, si è concretizzata la vera impennata nella sua carriera di giovane cuoco. Ha lavorato con chef d’eccezione di fama internazionale per oltre un anno, che in breve tempo lo hanno reso davvero un capace e competente Capo Partita. Ha avuto la possibilità di apprezzare una concezione di ristorante a lui prima sconosciuta, in cui si incontrano e talvolta si fondono, la steak house e il cibo asiatico.

Ma il suo inarrestabile bisogno di crescere, conoscere, sperimentare e confrontarsi con nuovi mondi e universi culinari, lo hanno poi condotto a cambiare nuovamente luogo di lavoro: questa volta, a febbraio del 2017, è giunto a “Clipstone”. Qui Stefano ha lavorato insieme a Merlin Lebron - Johnson, chef stellato che gli ha insegnato davvero molto, in modo particolare sulla ecosostenibilità della cucina.

Inoltre, grazie ad un intenso lavoro di squadra e ad un team di colleghi straordinari, è riuscito ad ottenere il Bib Gourmand della Michelin, un riconoscimento ambitissimo nel mondo dell’arte culinaria.

Spinto da una innata ed instancabile curiosità, il giovane abruzzese lo scorso ottobre ha anche partecipato ad uno stage della durata di sette giorni, in uno dei ristoranti più innovativi del Regno Unito, in Cumbria, chiamato "Enclume", capitanato dal noto chef Simon Rogan, che vanta ben 2 Stelle Michelin. Questa per Stefano è stata una importante esperienza formativa; ha lavorato perfino nella fattoria appartenente all’azienda, a contatto con maiali, galline, anatre ed altri animali, dove inoltre venivano coltivate tutte le verdure, piante e fiori poi utilizzate nei ristoranti della compagnia.

Negli ultimi cinque mesi Stefano si è unito al team di questo chef pluristellato a Londra, in occasione dell’apertura di “Roganic”, un nuovo ristorante molto particolare, caratterizzato da menu di sole degustazione, da 8 a 15 portate. Anche qui Stefano ha avuto la possibilità di apprendere molto, soprattutto ciò che concerne la parte tecnica.

Ma adesso, per il giovane ambizioso Stefano c’è un nuovo progetto che bolle in “pentola”! Ha da poco iniziato a lavorare insieme ad un suo amico nella cucina del Neo Bistro - numero 94 National Restaurant Award. Qui ha preso davvero il manico del mestolo in pugno, realizzando un menu tutto suo e dunque cucinando solo il cibo che più gradisce.

Attualmente Stefano sta prendendo parte alla finale della competizione Young chef of the Year, organizzata e promossa da BookTable by Michelin. Il menu creato per l’evento comprende quattro portate da cui il giovane si sente pienamente rappresentato e che rispecchiano le sue origini pescaresi: infatti l’alimento che maggiormente predomina è il pesce, come lo sgombro affumicato a freddo oppure la triglia cotta nel grasso di maiale.

Il 5 luglio Stefano cucinerà in occasione della sua finale: una cena per 50 persone da cui sarà poi giudicato; il giudizio dei commensali avrà un valore pari al 50%. L'altro 50% verrà assegnato da due celebri chef, Mike Reid, della compagnia M Restaurant e Adam Handling, finalista di MasterChef UK 2013 e famoso ristoratore.

Nel tempo libero Stefano ama passeggiare in bici attraverso le suggestive vie londinesi, ma anche praticare lo sport dell’arrampicata, oltre che mangiare e provare ristoranti diversi praticamente ogni giorno; ama anche andare alla ricerca e quindi raccogliere gli ingredienti selvatici da impiegare poi nel ristorante. Davvero una vita d’amore e di passione in cucina.

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