(ANSA) - PESCARA, 27 APR - Ex assessore arriva nella sede del Consiglio regionale d'Abruzzo e trova il suo ufficio chiuso a chiave.
E' accaduto questa mattina a Pescara dove Donato Di Matteo, dimissionario componente della Giunta di centrosinistra guidata da Luciano D'Alfonso, ha minacciato di chiamare i carabinieri. A quel punto un collaboratore della segreteria del governatore ha riaperto gli uffici, consentendo a Di Matteo, ora consigliere regionale, di liberare i locali e traslocare.
"Questa brutta sorpresa rasenta il reato di sequestro di atti personali. Mi hanno riferito - racconta - che il presidente è venuto personalmente a prendere le chiavi, chiudendo le stanze del mio ufficio. Va detto che avevo concordato che questa sera avrei liberato gli uffici, lasciando i locali del quarto piano per spostarmi al quinto". "Quanto accaduto è grave - conclude - Sono stato sfrattato dal proprietario della Regione Abruzzo. Il mio prossimo atto sarà votare la decadenza di D'Alfonso che non può giocare con le istituzioni".