Italia: il M5s grande perdente delle elezioni municipali




Categoria: ABRUZZO
13/06/2017 alle ore 09:08



Parigi, 13 giu 08:37 - Si sono appannate in Italia le stelle del Movimento di Beppe Grillo: lo scrive sul quotidiano economico francese "Les Echos" il corrispondente da Roma Olivier Tosseri commentando i risultati del primo turno delle elezioni municipali svoltosi domenica 11 giugno; circa 9 milioni di elettori erano chiamati a rinnovare sindaci e consigli municipali di 1.020 Comuni, tra i quali città come Genova, Palermo, Parma, Taranto e L'Aquila. Era, scrive Tosseri, un vero e proprio test per i partiti politici e per le possibili alleanze in vista delle elezioni parlamentari che si terranno al più tardi nella primavera prossima: e se nessuno schieramento ne è uscito chiaramente vincitore, il Movimento 5 stelle (M5s) di Grillo è stato sicuramente il grande perdente. Tutti i suoi candidati sono stati eliminati al primo turno nelle sette principali città in cui si è votato, e non andranno ai ballottaggi che si terranno il 25 giugno prossimo: dopo le clamorose vittorie dell'anno scorso nelle amministrative di Roma e Torino, per il M5s si tratta di una battuta d'arresto a quella che sembrava una marcia trionfale verso la conquista del governo nazionale.

Quest'anno invece lo scrutinio comunale segna il ritorno del bipolarismo destra-sinistra, che si disputeranno i ballottaggi tra due settimane a livello locale: a livello nazionale al contrario, rileva "Les Echos", i sondaggi indicano un tripolarismo pressoché perfetto, con il M5s che cavalca in testa alle intenzioni di voto.

A rallentare la corsa del M5s, secondo il giornalista francese, sono stati alcuni scandali e le divisioni interne nella scelta dei candidati-sindaco a Genova ed a Palermo; ma soprattutto i deludenti risultati registrati nell'amministrazione di Roma della sindaca Virginia Raggi e la perdurante incapacità del M5s di selezionare una classe dirigente capace di elaborare e portare avanti programmi che vadano aldilà del semplice voto di protesta e di emanciparsi dalla gestione autoritaria del partito da parte di Beppe Grillo. Le stelle grilline impallidiscono ma non si sono spente, commenta però "Les Echos": di fronte ad un centrosinistra fragile e ad un centro-destra in preda alla guerra dei nervi tra i capi Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, il M5s può ben sperare di avere rapidamente la sua rivincita alle elezioni parlamentari.

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