Il duchino prorogato



di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
19/12/2017 alle ore 09:29

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Mai e poi mai proroghe per i direttori: e tanto tuonò che prorogarono. Non tutti i Direttori della Regione Abruzzo ma solo uno: Vincenzo Rivera, cioè l’uomo che ha preso il posto di Cristina Gerardis alla direzione generale della Regione Abruzzo. La delibera è del 12 dicembre scorso, approvata dopo che la stessa Regione ha bandito il concorso per tutti i direttori, compreso quello per il direttore generale.

Niente, la coerenza non è una virtù del presidente Luciano D’Alfonso. Rivera, chiamato da tutti in Regione “il duchino”,non è un direttore scomodo, anzi è comodo, comodissimo, l’unico al quale valga la pena prorogare il contratto, già scaduto il 26 novembre scorso, per non incappare nelle limitazioni della Corte dei Conti che, come ricorda la stessa delibera di giunta, ha prescritto il divieto di assunzioni in assenza dell’approvazione dei rendiconti. E così altri sei mesi di poltronissima per il fedelissimo Vincenzo Rivera, “fino alla conclusione della procedura concorsuale di che trattasi” e comunque non oltre sei mesi. Al fine, scrive la Regione, di

“garantire la continuità dell’azione amministrativa, l’operatività della struttura e il coordinamento interdipartimentale per tutto il tempo necessario all’espletamento delle procedure per la copertura del posto”.

Quindi, se tanto ci dà tanto, a tempo indefinito, visto che per l’approvazione di tutti i consuntivi mancanti occorreranno mesi e chissà se basteranno. Tutti gli altri, ancora appesi al filo: il concorso per i nuovi direttori, come è risaputo, è un concorso farlocco perché la Regione non può assumere nessuno né può rinnovare il contratto ai vecchi. L’unica cosa che avrebbe potuto fare, per tutti, prorogare i contratti, senza costi aggiuntivi: l’unica strada percorribile anche per la Corte dei Conti. Ma la Regione aveva detto mai e poi mai: salvo poi ripensarci.
ps: ripensamento ad personam, naturalmente.

 

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