500 anni dalla riforma protestante: musiche e letture a Pescara


Al Cerulli l'evento per celebrare un movimento che ha cambiato la fisionomia d'Europa politicamente e culturalmente


di Redazione
Categoria: Eventi e Cultura
23/11/2017 alle ore 23:02



Un evento per ricordare i "500 anni dalla Riforma protestante: musiche e letture" si svolgerà domenica 26 novembre all'Auditorium Cerulli con il patrocinio del Comune di Pescara.

"Pescara è una città aperta e moderna che vuole aprirsi a tutto ciò che può promuovere crescita e confronto – così l'assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo - In questo caso parliamo di libertà, la riforma ha risvolti civili, oltre che religiosi e lo facciamo attraverso una giornata culturale che approfondisce la storia in questo momento importante per la costituzione del pensiero della nostra Europa. La Tavola Valdese ha collaborato più volte con il nostro comune per il Festival della Laicità, per questo invitiamo chi vuole a partecipare, qualunque sia il proprio credo è una bella occasione di conoscenza".

"Proponiamo alla città un evento per i 500 anni della riforma protestante – dice Gretje van der Veer - un evento importante perché 500 anni fa è partito un movimento che ha cambiato la fisionomia d'Europa politicamente ma anche socialmente e culturalmente. Le conseguenze della riforma protestante le troviamo ovunque perché è nato un modo di pensare il senso della vita criticamente. Lutero voleva una discussione accademica, ma ha tradotto le sue tesi e ha diffuso il documento per la portata eccezionale che aveva. Il movimento Valdese è arrivato in Italia e anche Pescara, dove si è diffuso attraverso Vittoria Colonna che era a contatto con i riformatori italiani dell'epoca e ne ha proiettato l'influenza in alcune delle sue poesie. Nel 600 con l'Inquisizione si è fatta strage di tutti i suoi esponenti e il protestantesimo è tornato solo con l'Italia Unita. Oggi è opportuno promuoverne la conoscenza e la grande storia e farlo in un discorso che metta insieme tutte le discipline e tutte le espressioni. L'evento nasce per questo".

"Quando abbiamo deciso di ricordare ciò che portò la riforma non sapevamo che taglio dare – Alan Di Liberatore che ha curato gli spetti musicali - il taglio scelto intende sottolineare ciò che premeva a Lutero e ai riformatori, cioè la centralità della ricerca di Dio in modo personale, la fame di relazionalità che oggi è tanto di moda sia nella spiritualità che nella società. Così accanto al pensiero ci saranno brani musicali che risalgono da Lutero in poi, i suoi Inni, che riuscivano a tradurre lo spirito biblico nella vita. La musica è fondamentale perché nelle melodie e testi c'è l'essenza del messaggio biblico, è un grande viaggio che parte da Lutero e arriva ai gospel, racconta e avvince".

 

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