Il caso ingarbugliato dell'ospedale di Ortona: piccoli passi, più indietro che avanti


La possibilità di effettuare ricoveri nel reparto di medicina è solo un contentino?


di Silvia Grandoni
Categoria: ABRUZZO
09/11/2017 alle ore 07:00

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La possibilità di effettuare ricoveri nel reparto di medicina del nosocomio di Ortona è solo un contentino? L'individuazione di 10 posti letto mette in salvo (ma per quanto?) la possibilità di effettuare ricoveri nel reparto di medicina generale dell'ospedale di Ortona.

L’assessore alla Sanità Silvio Paolucci e il direttore generale Pasquale Flacco hanno illustrato l’atto aziendale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti con cui è stata prevista l’integrazione per l’ospedale ortonese. La nuova disposizione dell’organizzazione aziendale è stata sollecitata nell’audizione avuta dal primo cittadino di Ortona, Leo Castiglione, al Comitato ristretto dei sindaci di fine agosto e poi nel successivo incontro in Comune a inizio settembre.

Viene dunque modificato l’atto aziendale numero 575 del maggio scorso, che contemplava soltanto l’ipotesi della lungodegenza con 24 posti letto totali. A giudizio del sindaco, "si tratta di un primo passo, che non risolve i problemi, ma offre un minimo di garanzia in più. Con l’individuazione di 10 posti letto riservati alla medicina – afferma Castiglione- si evita che i cittadini perdano la possibilità di essere ricoverati dal Pronto soccorso direttamente ad Ortona”.

L'ospedale ortonese, privato negli anni di molti servizi, è ormai da tempo al centro di un pesante ridimensionamento. Franco Vanni, coordinatore di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale Ortona, sostiene che “i disagi al personale si ripercuotano sulla qualità del servizio offerto ai cittadini, come accade, ad esempio nel reparto di Dermatologia”.

”La sala operatoria – osserva Vanni- è in condivisione con altri reparti ed è attiva soltanto una volta a settimana: i tempi di attesa, per gli interventi chirurgici ambulatoriali, vanno dai quattro ai sei mesi per le nuove asportazioni, mentre per il Day Surgery, in questi giorni sono in corso di effettuazione gli interventi prenotati nel giugno scorso”.

Angelo Di Nardo, capogruppo del centrodestra (Fratelli d'Italia, Noi con Salvini, e lista civica Libertà e bene comune per Ortona), nel corso dell’incontro con l’assessore Paolucci e con la dirigenza aziendale, ha posto al centro alcune problematiche che interessano proprio il reparto di Dermatologia, al fine di  stimolare misure idonee a ridurre i tempi di attesa. “Lo stesso dirigente ha confermato -riferisce Di Nardo- che la sala operatoria è effettivamente impiegata anche da altri reparti, in quanto il numero di emergenze che si sono presentate tramite il Pronto Soccorso sono state tali da richiederne l’utilizzo, allungando notevolmente i tempi delle liste di attesa. Flacco – conclude il capogruppo- ha garantito che tali questioni sono già in via di definizione”.

Nella riunione, inoltre, è stata affrontata nuovamente la questione riguardante l’operatività del Pronto soccorso. A seguito dell’approvazione regionale dell’atto aziendale assumerà il nome e l’identità di un Punto Primo Intervento (P.P.I.). “E’ evidente – sostiene Di Nardo- che il nostro ospedale è sempre più declassato”. Paolucci, invece, afferma che i servizi sanitari offerti ai cittadini h24 non cambieranno e si proseguirà con la gestione dei codici gestiti fino ad oggi dal Pronto soccorso di Ortona.

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