Sanità, trasporti, ambiente: le tre spine nel fianco della Giunta Regionale. Parla Pettinari (M5S)


Erika Alessandrini: " Una soluzione alternativa per il nuovo stadio di Pescara c'è"



Bocciatura su tutti fronti per la giunta D’Alfonso. A condannare le scelte compiute dal Pd, alla guida dell’Abruzzo da oltre tre anni, è il consigliere regionale pentastellato Domenico Pettinari: “Quando parliamo della nostra regione occorre prendere in considerazioni tre pilastri portanti: la sanità, i trasporti e l’ambiente. Tutte le linee politiche seguite dalla maggioranza in questi principali settori si sono rivelate fallimentari”.

 

SANITA’

“Con la scusa dell’uscita dal commissariamento sono stati chiusi ospedali, tagliati reparti strategici, depotenziati distretti sanitarie di base e chiuse varie guardie mediche”, spiega l'esponente del M5s, che definisce la gestione della sanità abruzzese "fallimentare e pericolosa”.

Pettinari sostiene infatti che “dai rendiconti presentati dalle Asl abruzzesi riferiti al secondo trimestre del 2017, in particolare per quanto riguarda le Asl di Pescara, Lanciano-Vasto-Chieti e Avezzano-Sulmona-L’Aquila, emerge una stuazione altamente critica. I conti sono già in rosso – spiega il consigliere, facendo riferimento alla delibera 571 approvata l’11 Ottobre 2017 - per circa 46 milioni di euro".

Il consigliere di opposizione mette in luce che, “secondo il Piano di rientro dal disavanzo, sottoscritto dalla Regione con il Governo, a fine 2017 il disavanzo si sarebbe dovuto attestare intorno a 23,4 milioni di euro e al secondo trimestre a 11,7 milioni di euro. Quindi - prosegue l’esponente del M5s- anziché sugli 11 milioni, ci attestiamo a circa 46 milioni di euro di perdite e abbiamo già sforato di 35 milioni la perdita programmata. Se l’andamento continuerà ad essere questo, con una perdita di oltre 45 milioni, sulla base dei calcoli effettuati dalla stessa Regione si toccheranno gli oltre 90 milioni di disavanzo nel sistema sanitario abruzzese alla fine dell’anno”.

Ed evidenzia ulteriori criticità: “Da un dossier che ho presentato sulla base del lavoro svolto dall’agenzia sanitaria regionale, è emerso che in Abruzzo non sono state erogate 3 milioni di prestazioni (allegato alla Delibera di Giunta nr. 417/2017: “La determinazione del fabbisogno aggiuntivo che rappresenta la domanda espressa e non soddisfatta ha generato complessivamente un valore aggiuntivo di 2.714.868 prestazioni)”.

Il motivo è da rinvenire nelle rinuncia alle cure mediche: “Le liste d’attesa sono troppo lunghe, vi è carenza di offerta sanitaria pubblica e una percentuale di cittadini non ha le possibilità economiche di affrontare le spese”.

Contesta la soluzione prospettata dalla giunta D’Alfonso: “Autorizzare 97 nuovi erogatori privati, ovvero strutture private a pagamento non convenzionate con la Asl, determinerebbe un ulteriore danno ai cittadini che non avrebbero più margini di scelta”.

 

TRASPORTI E AMBIENTE

La seconda linea programmatica da tenere in considerazione, secondo Pettinari, riguarda i Trasporti. “Abbiamo assistito ad un aumento delle tariffe dei biglietti degli autobus e al taglio delle corse di circa il cinque per cento, soprattutto nelle zone interne che sono state completamente penalizzate, anche in questo settore, quindi si evince un insuccesso della giunta D’Alfonso”, e non si risparmia neppure quando affronta il tema dell’ambiente.

“La maggioranza al governo ha mostrato in questi tre anni di non avere a cuore la salvaguardia e la tutela ambientale, il sintomo più evidente è apparso questa estate quando sono andati in fumo oltre sei mila ettari di terreno a causa dell’incapacità di intervenire tempestivamente sugli incendi”. Inoltre si unisce all’allarme lanciato nei giorni scorsi dalla pentastellata Sara Marcozzi: “Mancano in Abruzzo i piani di emergenza e i piani di prevenzione che siano in grado di definire le principali azioni da svolgere, e i soggetti da coinvolgere in caso di un evento emergenziale”.

 

BUSSI E RIGOPIANO, LE PIAGHE DELL’ABRUZZO

“La discarica di Bussi rappresenta una delle più grandi atrocità commesse sull’ambiente a danno della collettività abruzzese –tuona il grillino-. Si tratta di un territorio martoriato negli anni dal polo chimico, sul quale l’amministrazione non è ancora riuscita in questi tre anni ad intervenire con la bonifica. Il Presidente D’Alfonso dovrebbe mettere in campo tutte le azioni necessarie per uscire da questo immobilismo dannoso per il territorio e per i suoi cittadini”.

E su Rigopiano, Pettinari contesta la mancanza del piano valaghe: “Non è possibile attivarsi solo dopo che le tragedie siano avvenute, cioè ora. Siamo in ritardo come sempre, altro che l’Abruzzo veloce che annunciava D’Alfonso in campagna elettorale".

 

NUOVO STADIO DI PESCARA

Sulla localizzazione del nuovo stadio della Pescara Calcio, che ha riportato al centro del dibattito cittadino le idee strategiche sul futuro e sul ruolo della città più grande del medio adriatico, si pronuncia Erika Alessandrini, consigliera pentastellata del Comune di Pescara: la soluzione per evitare la cementificazione nei pressi della riserva dannunziana e per rispondere ai principi imposti dalla Uefa, a suo giudizio è rappresentata dall'area conosciuta come lo scalo merci.

Denuncia infatti un “vizietto” dell’Amministrazione comunale: “perché si tenta sempre di occupare le ultime aree libere rimaste?”, chiede Alessandrini. Sarebbe preferibile recuperare un contenitore esistente, un detrattore ambientale che riutilizzato possa divenire un attivatore di economie urbane, ormai fiaccate dal proliferare di poli attrattivi nella cintura urbana sparsi tra San Giovanni Teatino e Città Sant'Angelo".

Lo scalo merci ha una dimensione di oltre 5 ettari costituiti da un'immensa spianata di cemento circondata da un muro che lo rende inaccessibile, “è un contenitore esistente in fase di dismissione, è adiacente alla linea ferroviaria ed alla linea della filovia, che secondo il Piano regolatore vigente deve passare proprio in via Misticoni, in aderenza al rilevato ferroviario, ed infine – conclude l’esponente pentastallata- si trova a margine di quegli assi viari, la strada pendolo e la pedecollinare, che nel documento strategico già fatto approvare al Consiglio comunale proprio dall'assessore Civitarese, dovrebbero costituire gli assi viari cittadini di attraversamento nord-sud della nostra città".

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