Germania-Turchia: il cancelliere Merkel insiste sul trattenimento dei fondi ad Ankara




Categoria: ESTERI
20/10/2017 alle ore 10:42

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Amburgo. Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha ribadito il suo sostegno al governo centrale spagnolo nel conflitto per l’indipendenza della Catalogna. Subito prima della vertice dell’Unione europea a Bruxelles di giovedì ha infatti dichiarato: “Stiamo guardando molto da vicino e sosteniamo la posizione del governo spagnolo, che è anche la posizione del partito”. Il cancelliere si è poi augurato che venga trovata una soluzione nell’ambito del dettato costituzionale.

Tuttavia la crisi catalana non era all’ordine del giorno della riunione. Al contrario ciò che è stato discusso è l’ingresso della Turchia nella Ue. La Germania, che ha rapporti molto tesi con il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ha chiesto che “l’argomento fosse messo all’ordine del giorno”, come sottolineato dallo stesso cancelliere al suo arrivo.

In Turchia sono detenuti molti cittadini tedeschi, pertanto la signora Merkel vuole ridurre l’aiuto finanziario da parte della Ue ad Ankara previsto nel periodo 2014-2016. Tuttavia la Turchia ha dalla sua la potente leva economica dell’unione doganale. Il volume di scambi tra la Ue e il Paese di Erdogan è passato dai 28 miliardi del 1996 agli attuali 145 a cui si aggiungono circa 19 miliardi nei servizi. La Ue è di gran lunga il più importante partner commerciale della Turchia, e tra i paesi dell’Unione, la Germania è al primo posto. Basta che un solo Paese non sia d’accordo che e le trattative non andranno a buon fine. L’unione doganale sarebbe a tutto vantaggio della Turchia, secondo l’Istituto di studi economici Ifo di Monaco di Baviera. “I benefici dell’unione doganale sarebbero probabilmente ancora maggiori, perché in contrasto con le recenti turbolenze”, ha dichiarato Erdal Yalcin, uno degli autori dello studio a “Der Spiegel”. Tuttavia, poiché politicamente sembra irrealizzabile, sarà molto probabilmente convertita in un accordo di libero scambio che avvantaggerebbe le imprese tedesche. In ogni caso una continuazione dei negoziati sull’unione doganale potrà continuare solo “se dovessimo tornare in un rapporto ragionevole con la Turchia. Il che include il rilascio completo dei detenuti tedeschi innocenti”, ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco, il socialdemocratico Sigmar Gabriel (Spd).

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