Teramo, ecco perché il sindaco non si dimette. Opposizione sulle barricate


Mancano i numeri al Primo Cittadino, che di fatto apre le danze alla crisi oggettiva nella maggioranza


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
15/09/2017 alle ore 13:51



Dopo le dimissioni del 21 aprile scorso, il sindaco di Teramo ci ripensa. Di nuovo. Il sindaco ha lasciato con il fiato sospeso cittadini ed amministratori ancora una volta. Il rischio che si dimettesse era concreto sia per le difficoltà di governare con il numero di consiglieri a sostegno sia per la possibilità, e forse anche l'ambizione, di candidarsi alle prossime elezioni. 

E nel consiglio comunale dedicato alle interrogazioni, Maurizio Brucchi ha sciolto le riserve comunicando la sua decisione di voler restare al proprio posto: "Resto perché in questo momento la città ha bisogno di me - ha detto il primo cittadino in apertura della seduta - non ho mai abbandonato un minuto la mia città e come ho scritto questa notte sui social, essa è più importante di ogni altra cosa. Ma come io mi assumo le mie responsabilità, qui chiedo a voi, maggioranza e opposizione, di assumervi le vostre, perchè ci sono tante cose da fare e la comunità ha bisogno di andare avanti''.

Ma, come dicevamo, non è la prima volta che Brucchi ritira le proprie dimissioni annunciandolo su facebook e poi attraverso atti ufficiali. Accadde, appunto, anche dopo l'emergenza idrica della scorsa primavera. (Vedi qui)

C'è da aggiungere, poi, che questa volta ha suscitato la curiosità anche dei piani alti della regione Abruzzo. Stiamo parlando del Presidente Luciano D'Alfonso che durante la cerimonia per l'inaugurazione dell'Osservatorio d'Abruzzo ha subito incalzato il primo cittadino chiedendo: "Ma allora che fai ti dimetti oppure no?".

Delle dimissioni di Brucchi si è mostrato incuriosito anche l’Onorevole Paolo Tancredi, che nel parlare con il vice Sindaco Dodo Di Sabatino forniva la sua versione (confusa) della situazione alla luce del recente incontro al bar Grande Italia 2 con i quattro dissidenti. "Sembra quasi che sia colpa mia se Brucchi adesso si vuole dimettere…", diceva Tancredi.

L’incontro dell’altro giorno sembra sia stato voluto da Vincenzo Falasca e Alfredo Caccioni per cercare di convincere Brucchi a non dimettersi in questo momento storico. Di colpo, infatti, sembravano essere tutti preoccupati di queste dimissioni. Ma a domanda specifica il Sindaco risponse di aver tempo fino a giovedì per decidere. Tempo scaduto e scolto il nodo "dimissioni/non dimissioni".

Questione, quindi, apparentemente risolta. Ciò non significa, però, che siano stati risolti tutti i maldipancia della maggioranza.

Intanto si è appreso che oggi a pranzo Dodo Di Sabatino ha incontrato Paolo Tancredi e Paolo Gatti. Quest’ultimo pare sia particolarmente arrabbiato con Brucchi e pronto a spegnere gli entusiasmi ritrovati per andare avanti. Durante l’incontro il leader di Futuro In avrebbe detto ai presenti di aver pronte già due liste ed un candidato Sindaco.  Come finirà questo testa a testa tra Brucchi e Gatti si saprà nei prossimi mesi.

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