Dirigenti targati D'Alfonso


L'ombra del governatore sul Comune di Pescara


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
05/09/2017 alle ore 06:12



In fondo, sembrerebbe un’operazione di rinforzo come tante altre. Invece, anche in questo caso, il Comune di Pescara non si smentisce: i tre nuovi dirigenti assunti dal sindaco Marco Alessandrini in pieno agosto, hanno dovuto ottenere prima il gradimento della Regione Abruzzo. E tutto risponderebbe a un preciso disegno, a una strategia di turnover bene architettata che porterebbe acqua al presidentissimo nel giro di pochissimi mesi.
Andrea Ruggieri, Maria Gabriella Pollio e Aldo Cicconetti sono i tre che andranno a rinforzare la squadra del primo cittadino. Ce n’è bisogno, disse lui già un anno fa, pensando alla biondissima Pollio per il Settore Tributi. E così è stato.

Certo, ce n’è bisogno, anche se il Comune di Pescara nel 2016 ha speso per i dirigenti la bellezza di 1.081.495,36 euro, così divisi: per Guido Dezio 90.264,63; perTommaso Vespasiano 92.566,48, Paola Di Marco 161.266,08, Pierpaolo Pescara 83.032,68, Emilia Fino 80.858,47, Giuliano Rossi 84.147,57, Gaetano Silveri 85.838,21, Marco Molisani 81.285,19, Andrea Ruggieri 75.211,44, Luciana Di Nino 82.970,68, Fabio Zuccarini 78.004,19, Carlo Maggitti86.049,74. Una lista in cui brillano molti nomi cari al governatore, e che con lui hanno anche lavorato.
Ed ecco cosa dovrebbe accadere: il tam tam comunale racconta infatti che il primo della lista, Aldo Cicconetti (gli incarichi hanno una durata fino al 15 novembre) rimarrà in servizio soltanto un mesetto per poi chiedere il trasferimento a Chieti, da dove viene, lasciando spazio a Paolo D’Incecco che lavora in Provincia (lo stesso che finì nell’inchiesta di Rigopiano perchè ricevette il messaggio per la disponibilità degli spazzaneve). Ma sempre secondo il tam tam, D’Incecco rinuncerà per far scorrere la graduatoria e arrivare a Giuliano Rossi, un altro fedelissimo del presidente Luciano D’Alfonso ora dirigente dei Lavori pubblici in Comune ma come esterno a chiamata: così invece diventerebbe effettivo. Il nome di Rossi, che è stato testimone al processo Housework in cui è rimasto coinvolto D’Alfonso (poi assolto), è finito anche nelle indagini sugli appalti Mibact dell’Aquila, ma solo perchè quando Di Pietrantonio (altro funzionario comunale) parla dell’incarico al figlio di Berardino Di Vincenzo, suggerisce di coinvolgere anche lui, proprio Rossi.
Andrea Ruggieri invece, attuale funzionario contabile del Comune di Pescara, categoria D, diventato ad agosto dirigente effettivo, lascerà il suo posto di dirigente esterno a Paolini, altro fedelissimo di Dalfy, che prenderà l’incarico di Dezio come capo di gabinetto. Insomma un giro di valzer che farà vivere tutti felici e contenti.

Maria Gabriella Pollio, assunta invece come dirigente effettiva, è la moglie di Vincenzo Ginefra, dentista conosciutissimo, ex segretario provinciale di Forza Italia a Chieti ai tempi di Dell’Elce, assessore ai rifiuti nella giunta Cuculloe capogruppo azzurro durante il primo mandato di Di Primio poi passato armi e bagagli a sostenere Luciano D’Alfonso alle ultime regionali, quando ha fatto campagna elettorale  per la lista civica promossa da Domenico Di Fabrizio, il famoso autista della Carichieti, ex sodale del leader storico della Dc Remo Gaspariche gli fece anche da testimone di nozze. Insomma, l’autista che comandava dentro la banca, secondo quanto emerso dalle carte dell’inchiesta. Ma soprattutto mister Preferenze alle Comunali di Chieti del 2010 per il Pdl. Un personaggio. Di Fabrizio, autista del direttore generale della banca prima del commissariamento Francesco Di Tizio e poi del suo successore Roberto Sbrolli, è stato assunto due volte dall’istituto, la seconda sei mesi dopo aver lasciato, nel 2013, con una liquidazione di 120 mila euro, grazie a un accordo sindacale. Quando è stato costretto a staccarsi definitivamente dalla banca, su decisione del commissario Riccardo Sora, ha cominciato la marcia di avvicinamento al centrosinistra. D’Alfonso gli ha aperto le braccia e alle ultime regionali, grazie anche all’aiuto di Ginefra, l’ex autista Carichieti ha messo su la lista civica a sostegno di Alessio Ciccone.
ps: E siccome D’Alfonso è riconoscente, alla fine ha benedetto anche l’assunzione della moglie dell’ex azzurro al Comune di Pescara.

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