La risposta di Freud: la sindrome di Procuste


Prende il nome da un brigante greco che attendeva i viandanti sulla strada da Atene a Megara


di Alessandra Rosa
Categoria: Chiedilo a Freud
23/05/2019 alle ore 18:14



Buongiorno dottoressa,

mi chiamo Giorgia ho 40 anni e mi reputo una persona fortunata in quanto ho un buon lavoro e una famiglia che mi ama ed amo. Ovviamente ho ottenuto tante cose con dedizione e sacrificio avendo anch’io la mia dose di sofferenza. Ultimamente ho notato che una persona che reputavo amica è molto invidiosa dei miei successi lavorativi o meglio della mia vita in generale, nonostante lei sia a conoscenza dei sacrifici che ho fatto e che faccio tuttora.

Esiste un nome per questa patologia? Come si possono riconoscere persone di questo tipo? La ringrazio augurandole una buona giornata.

Giorgia L.

 

Cara Giorgia,

purtroppo siamo circondati da queste persone e tale situazione ci rattrista molto; soprattutto ci domandiamo per quale ragione una persona dovrebbe disprezzare il successo altrui, dato che eventualmente il disprezzo potrebbe essere rivolto a qualcuno che ci ha fatto del male, deluso o tradita.

Questo atteggiamento viene denominato Sindrome di Procuste e prende il nome da un brigante greco che attendeva i viandanti sulla strada da Atene a Megara. Chi è affetto da questa sindrome invidia gli altri ma tenta anche di ostacolarli per far sì che non raggiungano i loro obiettivi. Il soggetto si confronta continuamente con gli altri giudicandoli mediocri e inutili; non ammetterà mai che qualcun altro possa essere migliore di lui e di conseguenza piuttosto che sforzarsi di crescere come persona, cerca di limitare gli altri.

Tale atteggiamento alla lunga comporterà malesseri emotivi dato che  manifesta un comportamento disadattivo in quanto il disprezzo è distruttivo ma diventa patologico nel momento in cui vi è una regressione ingiustificata del sentimento caratterizzata da ostilità, odio intenso e aggressività. Quali sono le caratteristiche principali di questi soggetti?

Prima di tutto tendono ad avere un atteggiamento prepotente per nascondere insicurezza e sentimento di inferiorità. La paura e l’insicurezza spesso si manifestano con l’arroganza. Tendono a reagire mettendosi sulla difensiva, in quanto chiunque può essere un possibile nemico. Deformano la realtà a loro vantaggio e sono molto intolleranti in quanto non accettano che tutti noi abbiamo competenze diverse in aree diverse. Tali soggetti inoltre sviluppano una forte resistenza al cambiamento e hanno la tendenza a esprimere giudizi sotto forma di verità assolute.

Di fronte a persone che tendono a soffrire di questa sindrome l’unica cosa che possiamo fare è allontanarle dalla nostra vita o se proprio non possiamo dobbiamo imparare a ignorarle.  

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