Vabbè che i giovani votano gialloverde e che quindi vanno interessati con un qualcosa di nuovo e di innovativo. Ma la lettera che il Comune di Pescara ha inviato ai neo-maggiorenni invitandoli il 27 novembre ad una “cerimonia a Te dedicata” sa davvero di propaganda.
Perché è un qualcosa che va davvero oltre la politica, le idee e le prospettive: riguarda il buon gusto e l'invasività che la cosa pubblica non deve avere come metro.
Ma tant'è.
Ingresso di Cittadinanza Attiva, secondo le intenzioni dei promotori, vuol essere un invito a festeggiare il raggiungimento di un traguardo: sociale, umano, personale e civile. Per cui i nuovi maggiorenni pescaresi è come se fossero chiamati alle armi per dare vita al loro ingresso in società (elettoralmente intesa?).
Ecco, forse è stata travalicata quella sottile (ma non troppo) linea tra res publica e cives; quel solco che ognuno di noi nel più profondo della propria intimità delinea e definisce. E che non può essere usato dai politics come vessillo di adunata. Ognuno deve percorrere la propria strada nel rispetto dei parametri e dei canoni altrui.
Ma può accadere che, l'assenza di prospettive, o più semplicemente il non saper più cosa inventarsi, poi produca questa strana e appiccicosa commistione. Che sa di marcio.
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