La reazione di Teheran alle sanzioni Usa: è guerra




Categoria: ESTERI
06/11/2018 alle ore 12:00



Il presidente iraniano Hassan Rohani, relativamente al ripristino delle sanzioni americane scattate oggi, ha dichiarato che l'Iran "può vendere e venderà il suo petrolio", nonostante il tentativo degli Usa di ostacolarne l'esportazione.

La guerra economica lanciata dagli Stati Uniti contro l'Iran si risolverà in una perdita per loro nel prossimo futuro: 'perderete la guerra contro di noi', questa la decisa reazione di Teheran.

L'Iran inoltre ieri ha manifestato in piazza contro Trump, nell'anniversario dell'occupazione dell'ambasciata Usa di Teheran e alla vigilia del ripristino delle sanzioni americane a seguito dell'uscita di Washington dall'accordo sul nucleare.

"Saranno le più dure che il nostro Paese abbia mai imposto", ha così affermato il presidente americano in piena campagna elettorale per il voto di Midterm, riferendosi alle sanzioni.

Venerdì l'amministrazione Trump ha annunciato il ripristino di tutte le sanzioni Usa sull'Iran, che erano state revocate con l'accordo sul nucleare del 2015. Tali sanzioni riguardano i settori dell'energia, del trasporto marittimo e quello finanziario.

Il segretario di stato Mike Pompeo e quello al tesoro, Steve Mnuchin, hanno precisato che le sanzioni rimarranno in vigore fino a quando Teheran sosterrà il terrorismo, sarà coinvolta militarmente in Siria e continuerà con i suoi programmi nucleare e missilistico.

Oggi verrà rivelato l'elenco degli 8 Paesi che potranno continuare a importare petrolio dall'Iran senza incorrere a loro volta nelle sanzioni Usa. Il segretario di Stato Mike Pompeo, in un'intervista a 'Fox News Sunday' ha spiegato che l'esenzione durerà sei mesi e non oltre, ma senza rivelare quali siano i Paesi che ne potranno beneficiare. L'Italia, insieme a Giappone, India, Corea del Sud, potrebbe essere tra gli otto 'salvati'.

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