Un calcio retroattivo ai veterinari


Licenziati e poi chiamati in causa dall'Istituto Zooprofilattico di Teramo


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
18/10/2017 alle ore 11:42

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Assunti dieci anni fa, ora rischiano di tornare a casa. Licenziati, messi alla porta per sempre su richiesta dello stesso ente che adesso con una giravolta sostiene che quelle assunzioni erano illegittime. La causa promossa dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo nei confronti di 34 veterinari, biologi e chimici si terrà questa mattina davanti al giudice del lavoro di Teramo.

Vengono stabilizzati nel 2007 i 34 tecnici di laboratorio dell’Izs, finché i revisori dei conti e il cda non mettono in dubbio la legittimità di quelle assunzioni, fatte a suo tempo con un bando-concorso, e ritenute non solo “contra legem” ma anche con un profilo professionale sbagliato al quale si sarebbe potuto accedere solo con la specializzazione e non con la semplice laurea. Insomma, contratti nulli, dice l’Istituto zooprofilattico che sembra così svegliarsi all’improvviso da un coma durato dieci anni.
Nel 2007, tutta un’altra storia: il 29 giugno decide di dare il via alla stabilizzazione del personale precario in possesso dei requisiti di anzianità, valutando sia il tipo di lavoro sia la durata della precarietà, visto che erano stati assunti nel 2005 come tecnici di laboratorio, dopo aver modificato la pianta organica. E così i famosi 34 vengono assunti con un contratto a tempo indeterminato come tecnici laureati addetti ai laboratori, categoria D, profilo di collaboratore professionale sanitario.
Ma dopo un po’ i revisori dei conti si mettono di traverso ed eccepiscono che non c’è corrispondenza tra titolo di studio e il posto ricoperto, per il quale è sufficiente la laurea breve. A parte le disquisizioni tra titolo di studio superiore e inferiore, e a parte sette dipendenti dei famosi 34 che firmano una conciliazione, ora l’Istituto zooprofilattico chiede di dichiarare nulli, per violazione di norme imperative, proprio quei contratti che aveva sottoscritto dieci anni fa, assestato un bel calcio agli ex precari.

D’altronde, il bilancio dell’Izs  viene congelato a partire dal 2013, e nessuno dei dipendenti percepisce più i premi previsti dal contratto.
Ma ci sono risvolti pesanti, anche dal punto di vista umano: un veterinario, brutalmente mobbizzato da anni solo perché chiedeva il rispetto delle regole e delle leggi, ha subito numerosi procedimenti disciplinari poi annullati dalle sentenze del tribunale di Teramo e della Corte di appello. Insomma, l’Izs pretendeva che il dipendente facesse cose non perfettamente legali e subisse “i danni di salute legati alla pericolosità dei luoghi di lavoro, infestati dall’amianto”.

Lo stesso veterinario è stato protagonista di uno scontro con la presidente dell’Istituto zooprofilattico dell’Abruzzo Manola Di Pasquale: lui l’aveva accusata di non avere i titoli e i requisiti per accedere a quel ruolo, e lei per tutta risposta aveva minacciato di metterlo alla porta. Ciliegina sulla torta, la presidente aveva chiesto ai giornali locali di non pubblicare una nota del sindacato che aveva preso le difese del veterinario mobbizzato perché “offensivo e gravemente lesivo dell’immagine dell’ente”.
ps: insomma, uno spettacolo non proprio edificante per l’Izs che becca un sacco di soldi pubblici dal ministero e dalla Regione.