Tortoreto, il comitato pro-Piccioni chiude la porta in faccia a Di Matteo


I nomi della Lega rigettati dal sindaco uscente. Carusi cerca sponde nel listone con Calvarese candidato sindaco. D'Amelio in silenzio prepara la corsa?


di Marianna De Troia
Categoria: ABRUZZO
07/05/2022 alle ore 23:45



A una settimana dalla presentazione delle liste, la poltica tortoretana è una fucina di colpi di scena. A poche ore dall'ufficializzazione della Lega delle candidature di Emiliano Di Matteo e Anna Alcini, il comitato elettorale a sostegno del sindaco Domenico Piccioni chiude la porta in faccia alle proposte della Lega. Il nome di Emiliano di Matteo non è stato valutato positivamente dal comitato a favore del sindaco uscente che ritiene inaccettabile di dover candidare un esponente di Ancarano (quale è il vicesegretario regionale Di Matteo), ritenuto peraltro troppo vicino al vituperato Nico Carusi su cui Piccioni è stato finora irremovibile. Da qui un nuovo valzer di incontri, con Carusi che sembrerebbe aver ripreso addirittura i contatti con il listone di Di Matteo che nel frattempo ha ufficializzato la candidatura a sindaco di Mauro Calvarese, impiegato del Genio Civile, 57 anni, che è sempre stato una costante e il favorito di Obiettivo Tortoreto. Nel frattempo regna il silenzio sul fronte di Azione. Indiscrezioni vogliono che Libera D’Amelio potrebbe rompere il silenzio a momenti e ufficializzare la sua discesa in campo da candidato sindaco appoggiata dalla componente di Gino Monti, da Impegno Civico di Renato Chicchirichì e Rosita Di Mizio e naturalmente da Azione che fa capo a Giulio Sottanelli. Resta in sospeso la posizione di Lombi e del Pd che sembrerebbe essersi raffreddato con il gruppo che fa capo a Domenico Di Matteo dopo l’ufficializzazione di Calvarese e dopo che anche Renato Straccialini dei 5 stelle si è chiamato fuori dal listone. Quel che è certo è che la bocciatura del comitato di Piccioni palesata prima verso il vicesegretario provinciale (Carusi) e poi verso il vicesegretario regionale del partito dimostrano da un lato l’irremovibilità di Piccioni (che dietro la veste civica e senza simboli di partito può permettersi di includere o escludere chi vuole), dall’altra apre una nuova stagione di tempesta nei rapporti tra Lega e Fratelli d’Italia. Una tempesta che evidentemente non impensierisce il sindaco uscente forte anche della spaccatura, ormai chiara , dei suoi oppositori.