Bim, sulla vittoria spianata di D'Alonzo aleggia il rischio di un ricorso


Le divisioni del centrodestra stanno complicando anche la partita della Provincia. La Lega potrebbe ufficializzare sabato il passaggio in minoranza


di Marianna De Troia
Categoria: ABRUZZO
21/03/2022 alle ore 19:30



TERAMO - Riunione di maggioranza fissata domani pomeriggio in Provincia. Una riunione dalla quale la Lega si aspetta un segnale deciso dal presidente Diego Di Bonaventura circa il giusto riconoscimento del peso politico del Carroccio pena la rottura definitiva del dialogo con il presidente. Della serie o fumata bianca su deleghe di peso al consigliere e sindaco leghista Jwan Costantini, o uscita dalla maggioranza e sbarramento per le candidature alla Regione ai danni di Di Bonaventura. Sembra ci sia anche un accordo tra il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi di Fratelli d’italia e il segretario regionale della Lega Luigi D’Eramo per impedire una candidatura nel centrodestra al presidente della Provincia che appare deciso a voler andare avanti e a ignorare gli ammonimenti del partito di Salvini.

Probabilmente l’atteggiamento attendista del presidente è legato anche alle schermaglie incrociate che stanno dividendo il centrodestra per il Bim dove diversi comuni di centrodestra hanno firmato la delega per candidare a presidente il sindaco di Crognaleto e di centrosinistra Giuseppe D’Alonso. Montorio infatti ha firmato per D’Alonso, così come Torricella, Isola e Cortino. Di fatto D’Alonso su 26 Comuni con un totale di 37 delegati, ha in tasca le firme di 23 delegati. Statuto detta che bastano 25 firme per essere l’unico candidato a presidente, ma nell’aria sono pronti i ricorsi. Non sfugge infatti, che le firme da statuto dovrebbero essere raccolte dopo l’assemblea di convalida e la presentazione dei programmi dei candidati. L’assemblea di convalida è fissato al 31 marzo, ciò significa che le firme raccolte non sono state convalidate. Il che significa che se D’Alonso conta su una vittoria matematica, il centrodestra è pronto a invalidare l’elezione in punta di legge. Quel che è certo, al di là di come andrà a finire, è che dalle firme emerge un chiaro disegno politico in cui pezzi di centrodestra sono d’accordo con il centrosinistra per il Bim e che questo schema sarà probabilmente replicato anche quando si andrà a votare il bilancio del Ruzzo.