Roseto. Bufera dopo le dichiarazioni della Mastrilli: "La pandemia è stata una manna dal cielo"



di Marianna De Troia
Categoria: ABRUZZO
27/01/2022 alle ore 15:47



"La pandemia, per Roseto in ambito turistico, è stata una manna dal cielo".

Dichiarazioni accolte con l’ovazione da un’intera maggioranza a Roseto, ma che incredulità e indignazione hanno generato in poche ore in tutto il resto del comparto.

Hanno infatti destato scalpore le dichiarazioni dell’assessore comunale al Turismo e agli eventi di Roseto, Lorena Mastrilli, estrapolate in un video divenuto virale e rese durante l’ultimo consiglio comunale chiamato ad approvare gli aumenti della tassa di soggiorno. L’assessore al ramo, nella sua pasionaria difesa degli aumenti applicati dal Comune di Roseto, ha voluto sottolineare che i vacanzieri, nella scelta di una meta, non si domandano se vige la tassa di soggiorno nella destinazione prescelta, e che i dati della Regione Abruzzo sono stati invece lusinghieri circa la stagione scorsa.

Ad ogni modo parlare della pandemia come di "una manna dal cielo" ha letteralmente fatto imbestialire gli organismi di categoria.

Il più diretto è stato Daniele Zunica, noto patron dell’omonimo albergo e ristorante di Civitella del Tronto, già presidente di Confesercenti Assoturismo che ha liquidato l’infelice dichiarazione definendola una vera e propria “cazzata”. “Mi meraviglio che un sindaco giovane e intelligente come Mario Nugnes, possa permettere queste affermazioni che sono prive di fondamento logico. I dati della Regione riferiti a pochi mesi non sono certamente lo specchio di un anno. L’impennata dei costi delle utenze che si sobbarcano gli albergatori hanno assottigliato gli utili. L’Imu, la Tasi e la Tari la paghiamo per un intero anno, non abbiamo avuto nessun aiuto ed è assurdo fare di 3 mesi un termine di paragone rispetto a un intero anno. Va detto una volta per tutte che la pandemia non aiuta affatto perchè che si tratti della costa dei borghi o della montagna, la gente non esce. Ed è sotto gli occhi di tutti”.

Anche Gianluca Grimi, attuale presidente regionale di Confesercenti Assoturismo, non ha fatto sconti alle infelici dichiarazioni: “Roseto, nell’aumentare l’imposta e il periodo di applicazione, ha sbagliato profondamente nei modi, nei tempi e nei termini perché pur essendo io favorevole alla tassa di soggiorno, in questo momento serviva quantomeno ragionare in ottica di comprensorio. Come presidente di associazione noi miriamo all’univocità della tassazione sulla costa, per cui differenziare la tassazione tra una città e l’altra lo troviamo un modo stupido e miope nei confronti del comparto.

Ciò detto- prosegue Grimi - se bene utilizzata l'imposta è una cosa positiva. Piuttosto avrei molto da dire sulle dichiarazioni dell’assessore perchè dire che la pandemia è una manna significa non sapere di cosa si sta parlando. Gli operatori turistici teramani, anche della costa, non hanno potuto usufruire mai della intera stagione, visto che non c’è stata Pasqua, è saltato il ponte del 2 giugno, niente vacanze il 25 aprile, così come il 1° maggio. Per cui definirla una manna è fuori luogo”.

Ma non basta. "Le 516 mila presenze a cui fa riferimento l’assessore - dice Grimi - sono meno di quanto faceva normalmente Roseto e sono state fatte col bonus vacanze, sono mancati completamente gli stranieri con un turismo premium, e i soggiorni erano qualificabili come turismo last minute senza programmazione. Peraltro i prezzi sono stati tenuti bassi e non sono minimamente aumentati. Quindi dire che per gli operatori il Covid è stata una manna significa dire una stupidaggine tassativa e assoluta. Ciò detto, prima di aumentare la tassazione si dovrebbero spiegare esattamente che cosa si intende fare e possibilmente rendersi conto che il turismo vive di programmazione e non di estemporaneità”.

Giammarco Giovannelli, invece, attuale presidente di Federalberghi e Confcommercio, ha voluto lanciare una scialuppa di salvataggio al sindaco di Roseto Mario Nugnes, liquidando in poche battute lo scivolone dell’assessore Mastrilli. “Il neo assessore - ha dichiarato Giovannelli - probabilmente ignora l’importanza e la delicatezza delle comunicazioni istituzionali rispetto alle riflessioni personali. Quando si parla di pandemia bisogna essere cauti nel fare considerazioni leggere. Circa l’imposta Federalberghi è sempre stata contraria su questa pessima legge italiana la quale, pur avendo le potenzialità per ottenere benefici per il comparto, di fatto ciò non è mai avvenuto perché nessun Comune ne ha mai rendicontato i benefici, o mostrato cosa si è realizzato con gli incassi per la quale gli albergatori sono esattori.

Tuttavia noi siamo a disposizione della neo amministrazione comunale. Penso che la veemenza dell’assessore rappresenti uno stato d’animo sicuramente in buona fede ma che acquisisce una forma distorta soprattutto quando si parla di pandemia. Perchè la pandemia non una manna, e non è un’opportunità . Ad ogni modo mi auguro che Roseto approfitti di questa nuova esperienza amministrativa per fare ciò che nessun Comune ha fatto: cioè di concordare con gli operatori gli investimenti per la categoria e di rendicontarli alla città”.